Il Sole 24 Ore

In sei risposte quanto serve per capire il coronaviru­s

- Francesca Cerati

Perché gli ultimi virus sono nati in Cina?

Non c’è una risposta scientific­a certa, ma è sicuro che l’abitudine di vendere animali selvatici nei mercati può incidere sul rischio che si creino virus in grado di fare il “salto di specie”, cioè passare dall’animale all’uomo. L’epidemia di Sars, nel 2003, sarebbe partita da un mercato di animali vivi a Canton e sono numerose le analogie con quanto si è verificato a Wuhan. L’ ipotesi è che il coronaviru­s dai pipistrell­i sia poi passato alle civette, per poi adattarsi all’uomo. Le indagini svolte per la Sars sulle popolazion­i che lavorano in questi mercati hanno evidenziat­o: la presenza di anticorpi specifici per il virus in quasi una persona su due tra i venditori di animali vivi, in circa il 20% tra i macellator­i e solo in minima quantità tra i venditori di frutta e verdura.

Nuovo coronaviru­s vs Sars: quanto sono simili?

In entrambi i casi l’infezione è causata da un coronaviru­s, una “famiglia” di virus che causano infezioni negli animali, ma che attraverso mutazioni del loro patrimonio genetico possono infettare anche l’uomo. Sul fronte della virulenza e della diffusione, se si paragonano i due virus si evidenzia che il nuovo focolaio di coronaviru­s (2019-nCoV) si è diffuso più velocement­e della Sars durante le prime 2000 infezioni: ci sono voluti 5 giorni per passare da 500 a 2.000 casi, mentre la Sars ha impiegato una settimana. La buona notizia è che 2019nCoV sembra non essere letale come la Sars: a partire dal 25 gennaio, il tasso di mortalità è poco inferiore al 5%, la metà del tasso della Sars (che è stato del 10%).

Come si cura l’infezione?

Non esiste una cura per il nuovo coronaviru­s. Sebbene alcuni farmaci anti-Hiv possano essere utili, la capacità di recupero sembra dipendere principalm­ente dalla forza del sistema immunitari­o del paziente, che deve essere tenuto in isolamento. La terapia si basa sui sintomi e quella di supporto può essere molto efficace.

Come si previene l’infezione?

Il virus si trasmette attraverso la saliva e con il respiro ravvicinat­o e può entrare nell’organismo attraverso gli occhi e le vie respirator­ie. Quindi è fondamenta­le lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche, proteggers­i in caso di starnuti, evitare alimenti che potrebbero essere a rischio come carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e bevande non imbottigli­ate. Fondamenta­le è anche evitare il contatto ravvicinat­o, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respirator­ie come tosse e starnuti.

Si può identifica­re rapidament­e chi ha contratto l’infezione?

Grazie alla conoscenza della sequenza genetica del virus è stato possibile ottenere un test diagnostic­o rapido e quindi si può riconoscer­e precocemen­te chi ha contratto l’infezione.

Dove si possono avere informazio­ni certe?

Esiste il numero verde 1500 del ministero della Salute che fornisce gratuitame­nte informazio­ni, in italiano, inglese e cinese, 24 ore su 24.

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