«Nella burocrazia a casa chi sbaglierà»
«Nel mio ufficio si sarà una telecamera. Chi parlerà con me verrà registrato»
Il governatore della Calabria è donna, pendolare (risiede a Roma), militante di Forza Italia, deputata da cinque legislature, vice presidente della Commissione parlamentare antimafia: la cosentina Jole Santelli ha stravinto contro il suo diretto avversario Pippo Callipo, candidato del Pd. E dopo la conta dei voti, 449.705, ovvero il 55,29%, anticipa il suo modello di governance: «Nella mia stanza alla Cittadella, sede degli uffici regionali, e nella mia auto installerò una telecamera e un sistema di videoregistrazione. Chi parlerà con me dovrà sapere che verrà registrato», ha dichiarato nella sua prima conferenza stampa da presidente della Regione.
«Vengo dalla politica e lo rivendico - aggiunge Santelli - I partiti che hanno contribuito a questa vittoria hanno tutti diritto a essere rappresentati in Giunta». Mette in chiaro che d’ora in poi «nella burocrazia chi sbaglia va a casa. Non devono esistere blocchi di potere», alludendo esplicitamente al ruolo ingombrate e paralizzante della macchina burocratica. Pippo Callipo si è fermato al 30,14% (222mila voti). Candidato civico, espressione del centrosinistra e di un Pd distante dai territori, che ha respinto la ricandidatura dell’ex presidente Mario Oliverio, annuncia: «Faremo opposizione seria e costruttiva, saremo comunque vigili sull’operato del nuovo governo regionale». Forza Italia, primo partito della coalizione di centrodestra, arriva al 27% con le liste Santelli presidente e Casa delle Libertà. La lista del Pd risulta la più votata con il 15,2%. La Lega si attesta al 12,2%. L’affluenza è stata del 44,32%. Fuori dalla Regione i pentastellati: Francesco Aiello, docente di Economia all’Unical resta al di sotto della soglia dell’8% (alle politiche del 2018 M5S superava in Calabria il 43%). E così Carlo Tansi, l’ex direttore della Protezione civile regionale sostenuto da liste civiche: non supera lo sbarramento (7,22%). L’ex presidente Oliverio è pronto al passaggio delle consegne. Chiude il suo mandato con la pubblicazione di un report in cui riassume le principali azioni di governo avviate e realizzate negli ultimi 5 anni.