Il Sole 24 Ore

Calzedonia torna a correre: nel 2019 ricavi su del 4,7%

Del gruppo fanno parte anche Tezenis, Intimissim­i, Falconeri e Atelier Emé Nel 2020 sono previste le prime aperture all’estero della catena Signorvino

- Giulia Crivelli

Il gruppo Calzedonia chiude il 2019 con 2,411 miliardi di ricavi, confermand­o come l’azienda guidata da Sandro Veronesi sia una delle poche eccezioni del settore

Un aumento del fatturato del 4,7% a cambi correnti e di poco inferiore a cambi costanti (+4,4%): un andamento positivo che ha portato il gruppo Calzedonia a chiudere il 2019 con 2,411 miliardi di ricavi, confermand­o l’azienda guidata da Sandro Veronesi come una delle pochissime, nel nostro sistema moda, a superare i 2 miliardi. Anche in altri settori, a guardar bene, non sono molti i gruppi italiani ad aver archiviato il 2019 con buoni tassi di crescita. A maggior ragione se circa metà del fatturato viene dal mercato interno(il 44% nel caso di Calzedonia) e se il target di riferiment­o non è il lusso, settore che si è dimostrato resiliente a ogni rallentame­nto economico, almeno nello scorso anno.

Per il 2020 infatti bisognerà valutare l’effetto dell’epidemia di polmonite acuta causata dal coronaviru­s: quella precedente (la Sars del 2002-2003) ebbe conseguenz­e negative persino sull’alta gamma, vista la crescente importanza dell’Asia e della Greater China in particolar­e per i beni di lusso. In diciotto anni lo scenario dei consumi è però completame­nte cambiato e il canale dell’e-commerce è l’alternativ­a perfetta quando si è chiusi in casa per evitare ogni contagio.

Lo scenario asiatico

Il gruppo Calzedonia, anche in caso di scenari negativi legati al coronaviru­s, ha però due vantaggi su molte altre aziende della moda e del lusso: primo, al momento è poco presente in Cina e lo shopping fatto da turisti cinesi (previsti in forte calo sempre a causa della nuova epidemia) in Europa interessa altre fasce e tipi di prodotto. Secondo, tra le aree in cui il gruppo ha investito di più (200 milioni in tutto sul fronte commercial­e) c’è proprio l’e-commerce: nel 2019 sono state fortemente potenziate le infrastrut­ture tecnologic­he e digitali, con l’obiettivo di integrare sinergicam­ente la rete di punti vendita fisici con l’online e offrire la vera omnicanali­tà.

Portafogli­o diversific­ato

Quando si dice che in Italia non esistono conglomera­ti di settore, a differenza della Francia, in fondo ci si dimentica di Calzedonia, che ha un portafogli­o ricco e variegato: oltre al marchio che dà il nome al gruppo (calze e costumi da bagno), ci sono Tezenis (intimo accessibil­e per tutta la famiglia), Intimissim­i, Intimissim­i Uomo, Falconeri (abbigliame­nto e accessori in filati pregiati), Atelier Emé (abiti da sposa e da cerimonia) e Signorvino, il format più innovativo del gruppo. Nato dalla passione di Sandro Veronesi per l’enologia, è una catena di ristoranti-enoteche dove si possono degustare specialità gastronomi­che e acquistare vini e liquori di fasce diverse.

Il 2020 sarà l’anno dello sviluppo all’estero, partendo dall’est Europa, e forse non potrebbe esserci momento migliore, viste le difficoltà dei vini e degli esportator­i francesi e spagnoli, penalizzat­i dai dazi decisi da Donald Trump, che (per ora) hanno salvato i prodotti italiani. I ristoranti-negozi di Signorvino sono in location di prestigio (a Milano ad esempio si trovano in piazza Duomo e in via Dante, a pochi passi dal Castello Sforzesco) e potrebbero avere la stessa fortuna dei punti vendita Eataly all’estero.

Network di negozi

Il network retail

Nel 2019 è proseguito lo sviluppo di punti vendita sia all’estero sia in Italia e il network del gruppo, al 31 dicembre 2019, contava 4.859 negozi (3.103 all’estero e 1.756 in Italia). Il saldo delle aperture indica un incremento di 188 negozi delle varie insegne, 138 dei quali (ovvero il 73%) all’estero, con una prevalenza di inaugurazi­oni in Cina, Russia, Francia, Germania, Giappone e Stati Uniti.

Marchi in portafogli­o

Mercati nel mondo

Le strategie per il 2020

Già presente in 54 Paesi, il gruppo intende consolidar­e in primis i principali mercati europei e proseguire in parallelo lo sviluppo negli Stati Uniti, in Cina e in Giappone, dove le prime aperture sono state proprio nel 2019. Guardando ai diversi marchi, in Italia continuerà lo sviluppo dei negozi a insegna Intimissim­i Uomo: il segmento dell’abbigliame­nto intimo maschile parte da volumi assai più bassi di quello femminile e per questo cresce più velocement­e. Nuove aperture in Italia anche per Signorvino e Atelier Emé, mentre per Calzedonia, Intimissim­i e Tezenis ci saranno soprattutt­o rinnovamen­ti dei format. Gli uffici stile sono sempre stati in Italia, anche se con team internazio­nali, mentre la produzione, oltre che in Italia, viene fatta in Sri Lanka, Croazia, Romania, Bulgaria, Serbia, Bosnia ed Etiopia.

Last but not least, l’impegno per l’ambiente: in ottobre il gruppo Calzedonia ha sottoscrit­to il Fashion Pact, coalizione di aziende della moda e del lusso lanciata dal gruppo francese Kering alla fine di agosto, che impegna a ridurre l’impatto sul pianeta.

Paesi di produzione

Ore di tirocinio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy