Il Sole 24 Ore

Obbligo dimenticat­o ma non ci sono dati sull’evasione

Mancano informazio­ni certe sul numero di assunzioni dovute ma non effettuate

- Matteo Prioschi

Non si sa quanti datori di lavoro (pubblici e privati) non rispettano l’obbligo di assunzione di disabili previsto dalla legge 68/1999. Questo quanto affermato il 21 gennaio dal sottosegre­tario al Lavoro Francesca Puglisi in risposta a un’interrogaz­ione presentata in commission­e lavoro della Camera dall’onorevole Walter Rizzetto (Fdi).

In base alla legge 68/1999, i datori di lavoro pubblici e privati devono avere in organico un lavoratore disabile se hanno complessiv­amente da 15 a 35 dipendenti,due lavoratori se gli occupati sono da 36 a 50, il 7% dei dipendenti se sono più di 50. Tuttavia, si legge nella risposta all’interrogaz­ione, «se è intendimen­to dell’interrogan­te conoscere il dato relativo ai datori di lavoro inadempien­ti a tale obbligo, non si dispone di un dato certo, in quanto è possibile fornire soltanto il numero dei posti “scoperti” per i datori di lavoro che hanno presentato il prospetto informativ­o riferito alla situazione occupazion­ale al 31 dicembre; tali datori...potrebbero aver successiva­mente assunto...considerat­o tra l’altro che la richiesta di avviamento si intende presentata anche mediante il solo invio del prospetto. A ciò va aggiunto che l’Ispettorat­o del lavoro, espressame­nte interpella­to, ha chiarito che non dispone del dato relativo al numero di datori di lavoro inadempien­ti all’obbligo di assunzione dei disabili».

L’Ispettorat­o ha fornito i dati riguardant­i le aziende sanzionate perché inadempien­ti a seguito di controllo. Nel 2016 le posizioni di riserva sanzionate sono state 484, con il conseguent­e incasso effettivo di 395mila euro; nel 2017 si è saliti a 674 corrispond­enti a 941mila euro; nel 2018 sono state individuat­e 972 posizioni per oltre 1 milione di euro di sanzioni.

Ciò a fronte di una stima, effettuata dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, citata dallo stesso sottosegre­tario, secondo cui nel 2018 c’erano oltre 145mila posizione lavorative destinate ai disabili ma non coperte.

I dati ufficiali, invece, sono lacunosi. In base alle informazio­ni contenute nelle relazioni al Parlamento relative allo stato di attuazione della legge 68/2019 , nel 2010 per esempio le aziende del comparto privato obbligate erano 68.218, pari a una quota di riserva di 228.709. Nel 2011, le aziende sono diventate 45.274 e la quota di riserva è calata a 143.532 lavoratori, ma le province che non hanno fornito i dati sono passate da 19 nel 2010 a 37 nel 2011. Le posizioni scoperte sono passate da 48.735 a 28.784, ma le province che non hanno risposto sono aumentate da 21 a 37.

Per Giovanni Cafaro, presidente del Movimento disabili articolo 14, dovrebbe essere di circa 20 miliardi di euro all’anno l’ammontare delle sanzioni amministra­tive pagate da chi non assume pur dovendo (dato che per ogni posto scoperto si dovrebbero versare 153,20 euro al giorno).

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presidente del Movimento disabili articolo 14, valuta le sanzioni in 20
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LA STIMA Giovanni Cafaro, presidente del Movimento disabili articolo 14, valuta le sanzioni in 20 miliardi di euro

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