Clima: l’Italia è tra i Paesi più a rischio
L'Italia è prima in Europa e undicesima nel mondo per morti premature da esposizione alle polveri sottili PM2.5. Solo nel 2016 sono state ben 45.600 (281.000 in tutta Europa), con una perdita economica di oltre 20 milioni di euro, la peggiore in Europa. E a rischio sono soprattutto bambini e neonati che hanno sistemi immunitario e respiratorio ancora non del tutto sviluppati. Questi i dati principali per il nostro Paese che emergono dal rapporto «The Lancet Countdown on Health and Climate Change», presentato ieri a Roma all'Istituto superiore di sanità (Iss). Un report che chiede una drastica inversione di rotta su quattro direttrici: l’eliminazione graduale dell’energia a carbone; il rispetto da parte dei Paesi ricchi degli impegni di finanziamento per il clima; più sistemi di trasporto pubblico e attivo, a piedi e in bicicletta; grandi investimenti sui sistemi sanitari. «Costruire un futuro sostenibile deve essere per tutti un impegno imprescindibile perché la nostra salute e soprattutto quella delle generazioni future passa attraverso la salute del pianeta – ha detto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro -. Stiamo lavorando perché anche l'Istituto possa testimoniare al più presto un modello di sostenibilità nell'organizzazione e attraverso le buone pratiche».