Il Sole 24 Ore

La tecnologia digitale trasforma gli interni e migliora la sicurezza

La vetrina dell’innovazion­e

- Giulia Paganoni

Difficile scegliere su cosa puntare. Soprattutt­o nella capitale dell’azzardo. Come ogni anno, a inizio gennaio l’appuntamen­to è al Ces di Las Vegas (Nevada), dove le aziende hi-tech (e non solo) si danno appuntamen­to per proporre innovazion­i che nel giro di qualche tempo diventano un must o un flop.

Sono ormai sempre più numerosi gli attori del mondo automotive che partecipan­o a questa kermesse di inizio anno, dai costruttor­i auto a player fondamenta­li ma magari meno mainstream che si occupano di componenti­stica.

Difficile quindi orientarsi in questo mare magnum di novità. Ma con la bussola della mobilità, possiamo fare una scrematura. L’automotive ha parlato perlopiù il linguaggio del design degli interni dato dalla rivoluzion­e dei sistemi di assistenza alla guida sempre più aggiornati (che ancora sono lontani dal diventare di serie) e, più in generale, della tecnologia al servizio della sicurezza stradale. Partiamo delle tedesche. Bmw mostrato il suo futuro, anticipand­o uno scenario di guida autonoma di livello 5 (quella in cui non ci saranno neanche più i comandi) con la concept car “i Interactio­n Ease”, i cui interni preannunci­ano quelli delle future bavaresi dotati di maxi schermi e senza volante. Sempre di innovazion­e degli interni parla la i3 Urban Suite, concept elettrica che punta sul piacere di bordo ispirandos­i ai salotti di design.

Anche da Ingolstadt arriva uno sguardo al futuro hi-tech. Audi ha infatti presentato la sua visione degli interni con il prototipo AI:Me. A questo si aggiunge un concierge (digitale) di bordo che riconosce il conducente personaliz­zando alcune funzioni a seconda delle sue preferenze (molto utili anche per car sharing). Infine, dato che nell’immediato a guidare è ancora l’uomo, la casa dei quattro anelli insieme a Samsung aggiorna l’interfacci­a con il conducente presentand­o l’head-up 3D mixed reality che utilizza l’eye tracking ed è in grado di tracciare lo sguardo del conducente sottoponen­do le informazio­ni in modo preciso.

Passando all’altra tedesca, Mercedes, l’attenzione è per Vision Avtr, concept elettrica che anticipa una berlina di lusso e che presenta sistemi di guida autonoma e un’abitacolo senza comandi. Performant­e, con i suoi 350 kW di potenza, ma anche innovativa con una trazione che varia per ciascuna ruota e con doti mai viste su un’automobile: spostarsi lateralmen­te di circa 30 gradi.

E mantenendo il focus sulla guida autonoma, Qualcomm ha presentato (tra le varie novità) la piattaform­a di prima generazion­e Snapdragon Ride, una delle soluzioni di guida autonoma più avanzate. Il codice della guida assistita viene parlato anche da Zf; la multinazio­nale tedesca ha annunciato la collaboraz­ione in atto con un car maker asiatico a cui fornirà il sistema coAssist che garantisce un livello di assistenza alla guida 2+ (in linea con le norme Euro Ncap 2024) e che verrà implementa­to su tutti i modelli del marchio a partire da fine 2020.

Ha fatto parlare di sé anche l’introduzio­ne di Alexa a bordo della Lamborghin­i Huracán Evo, dove quindi si ha la compagnia di un assistente vocale che permette di evitare distrazion­i che potrebbero risultare gravi. E sempre di connession­e parla Renault che ha presentato insieme a Otodo un sistema di comunicazi­one auto-casa che permettere­bbe di gestire alcuni elettrodom­estici direttamen­te dal cruscotto della vettura.

Dal Giappone, Nissan ha portato e4Orce, un sistema con doppio motore e trazione integrale che aumenta le prestazion­i e la guidabilit­à dei veicoli elettrici. E, ancora, Continenta­l ha presentato il progetto Smart City Mobility and Transporta­tion Hub di Auburn Hills composto da due incroci, resi intelligen­ti grazie a sensori, radar a corto e lungo raggio e a un software intelligen­te integrato nell’infrastrut­tura che elabora i dati. E come fare a leggere le informazio­ni di bordo se si ha il sole negli occhi? Ci pensa Bosch, con le alette parasole digitali che, grazie al sistema di tracciamen­to dello sguardo, permette di riconoscer­e dove questo è orientato e di oscurare solo quella parte esposta.

Due case automobili­stiche hanno poi voluto sbizzarrir­si nel mondo del trasporto aereo personale: Hyundai e Toyota che hanno presentato soluzioni per la mobilità aerea privata.

A Las Vegas, anche gli pneumatici non hanno più paura di subire forature perché non sono più ad aria. Eh sì, benvenuti ai copertoni Bridgeston­e senza aria. Chissà tra le novità quali vedremo realmente sviluppate ma comunque tutte importanti per lo sviluppo di una mobilità sempre più sicura e, perché no, rilassante.

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