Il concierge di bordo lavorerà in sicurezza
Entro il 2023 sarà installato su oltre 20 milioni di veicoli
«Ehi, imposta il termostato a 18 gradi e apri le tapparelle» o ancora «Naviga verso casa». Sono solo alcune delle attività che possono essere richiesti agli assistenti vocali che negli ultimi tempi sono saliti a bordo delle auto. È diventato quasi come avere un concierge presente nell’abitacolo a propria disposizione in grado di svolgere quelle attività impossibili da fare mentre si è al volante.
Un mercato, quello degli assistenti vocali, che, stando alle previsioni di Abi Research, entro il 2023 raggiungerà i 20 milioni di veicoli. E le auto più aggiornate sono dotate degli assistenti vocali che nel momento in cui vengono chiamati in causa dando loro un compito, lo svolgono al posto del conducente.
Si pensi a Mercedes che a gennaio di due anni fa al Ces di Las Vegas aveva presentato il sistema Mbux con il quale dicendo, per esempio, «Hey Mercedes, ho caldo», il software abbassa la temperatura dell’abitacolo. Ma non è il solo; infatti, anche altri brand si stanno sbizzarrendo e non solo con le funzioni. Skoda, tra gli altri, ha battezzato il suo assistente vocale con un nome molto femminile: Laura. Questi sono software proprietari, quindi sviluppati in house dal costruttore per i propri modelli. Ma la strategia delle case automobilistiche sta cambiando: se inizialmente hanno cercato di sviluppare un proprio assistente vocale, negli ultimi tempi aziende come Bmw e Audi hanno deciso di sviluppare sistemi che consentono la convivenza del proprio assistente con quelli di
Google e/o Amazon che sono sempre più diffusi tra il pubblico.
Uno degli ultimi annunci è che Amazon Alexaha addirittura debuttato a bordo della Lamborghini Huracán Evo, la prima supercar con concierge di bordo. E non è da stupirsi se prossimamente sentiremo parlare di Bixby, l’assistente vocale noto per essere integrato negli apparati a marchio Samsung, che debutta a bordo di un’auto. Ricordiamo infatti che il colosso coreano è proprietario di Harman, azienda americana che progetta dispositivi per l’industria automobilistica.
Ma l’assistente vocale sarà in grado anche di gestire gli elettrodomestici di casa attraverso il cruscotto dell’automobile, stando a quanto annunciato dal gruppo Renault e Otodo (azienda francese con sede a Parigi che lavora nello sviluppo di soluzioni di connettività in house) al Consumer Electronics Show dei Las Vegas poche settimane fa. Quello che si sta prefigurando è una panoramica nella quale, sebbene i sistemi di assistenza alla guida siano sempre più evoluti, l’attenzione dei conducenti alla strada è fondamentale. Da questo assunto di base, quindi, i costruttori stanno anche sviluppando questi sistemi a cui demandare attività che possono distrarre dalla guida. Investimenti che poi non andranno perduti nel momento in cui le auto avranno un grado di autonomia di livello 5, dove quindi non ci saranno neanche più i comandi. A quel punto, i sistemi potranno supportare i passeggeri in altre attività più complesse. Sta di fatto che da qualche parte bisogna pur partire e la sicurezza stradale non è da sottovalutare.