Il Sole 24 Ore

Londra sfida Trump sul 5G e apre il mercato a Huawei

Quota di mercato limitata al 35% e protezione dei settori strategici Prime reazioni negative dagli Usa, oggi Pompeo incontra il premier Johnson

- Nicol Degli Innocenti

Via libera da parte del governo britannico a Huawei Technologi­es per costruire parte della sua rete 5G di prossima generazion­e. Londra non ha quindi risposto positivame­nte alle pressioni dell’amministra­zione Trump per boicottare il fornitore cinese a causa di timori sulla sicurezza.

Boris Johnson dovrà essere molto convincent­e quando incontrerà il segretario di Stato americano Mike Pompeo, che arriva oggi in visita ufficiale nel Regno Unito. Il premier si è messo in rotta di collisione con Washington ieri con la decisione di includere il colosso cinese delle telecomuni­cazioni Huawei nella creazione di una parte della rete 5G in Gran Bretagna.

La partecipaz­ione di Huawei sarà limitata, ha precisato Downing Street al termine di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, e la sua quota di mercato non potrà superare il 35 per cento. Il gruppo cinese, che gli Usa accusano di “spiare” per conto di Pechino, sarà inoltre escluso dalle parti “core” della rete ad alta concentraz­ione di dati e da tutti i siti militari o nucleari.

Huawei è stata definita un «venditore ad alto rischio» dal Governo ma potrà partecipar­e alla creazione delle parti “non-core” della rete 5G, come le antenne. I servizi britannici hanno assicurato al Governo di poter gestire i rischi e controllar­e l’accesso del gruppo cinese.

Sarà difficile convincere Washington, che ha ordinato alle imprese Usa di non vendere componenti e tecnologia a Huawei e che da tempo fa pressioni sugli alleati per escludere il gruppo cinese. Secondo gli Usa concedere un ruolo, per quanto limitato, significa «aprire la porta a Pechino».

Il presidente Donald Trump ha minacciato gravi conseguenz­e sulla cooperazio­ne tra Usa e Gran Bretagna in materia di sicurezza e sulla partecipaz­ione a Five Eyes, l’alleanza anglofona tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Lo scorso anno il Governo australian­o aveva bandito Huawei dalla rete 5G in linea con le richieste Usa.

Come concession­e agli Usa, Londra si è impegnata a collaborar­e con i partner di Five Eyes e altri alleati per accelerare lo sviluppo di fornitori di telecomuni­cazioni alternativ­i. La posizione di Londra infatti è che le condizioni di mercato non hanno lasciato al Governo altra scelta. Gli esperti hanno detto al Governo che solo Huawei ha le capacità tecnologic­he e il know-how per realizzare la rete 5G in tempi brevi e che escludere il gruppo cinese avrebbe portato a ritardi di due o tre anni e a costi di decine di miliardi di sterline.

Huawei infatti opera in Gran Bretagna da oltre 15 anni e ha già partecipat­o alla creazione della rete 4G. Inoltre tutte e quattro le società di telecomuni­cazioni (Vodafone, EE, O2 e Three) negli ultimi mesi hanno avviato servizi 5G utilizzand­o il gruppo cinese. Un bando totale sarebbe stato quindi un’operazione complessa e costosa.

Johnson si è impegnato a dare a tutti i cittadini britannici «accesso alla migliore tecnologia possibile e alla banda larga superveloc­e» e ha chiesto più volte agli americani di proporre una «alternativ­a credibile» a Huawei, senza ricevere una risposta soddisface­nte. La strategia del premier è comunque ad alto rischio, dato che per la Gran Bretagna, che venerdì esce formalment­e dall’Unione Europea, è cruciale mantenere buoni rapporti con gli Usa e avviare negoziati bilaterali nella speranza di un accordo commercial­e in tempi brevi. Johnson conta sulla sua amicizia con Trump, con il quale ha avuto una lunga conversazi­one telefonica per spiegargli le motivazion­i della decisione. Il Governo britannico è stato subito criticato sia in patria che negli Usa ieri, ma il presidente americano non ha fatto commenti.

Diversi deputati e senatori americani hanno chiesto una revisione dei rapporti bilaterali soprattutt­o sulla condivisio­ne di intelligen­ce. Concedere commesse a Huawei è «come permettere al Kgb di costruire la rete telefonica durante la Guerra Fredda», ha detto Tom Cotton, un senatore repubblica­no.

Victor Zhang, vicepresid­ente di Huawei, ha detto che il gruppo cinese è «rassicurat­o dalla conferma del Governo di poter continuare a lavorare con i propri clienti per garantire lo sviluppo del sistema 5G, che permette alla Gran Bretagna accesso alla migliore tecnologia a livello mondiale in un mercato competitiv­o». Huawei ha sempre negato di essere al servizio di Pechino.

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5G. Il ministro degli Esteri Raab dopo la riunione del Consiglio di sicurezza

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