Il Sole 24 Ore

La bicamerale banche ritenta il decollo

Domani la convocazio­ne alle 8.30 per l’elezione del presidente e dei due vice

- —D.Col.

A quasi quindici mesi dalla sua istituzion­e la Commission­e d’inchiesta sulle crisi bancarie s’avvicina a un nuovo appuntamen­to clou. Domani la bicamerale è convocata a San Macuto alle 8,30 per la nomina del presidente e dei due vice. E dopo la fumata nera di ieri si lavorerà anche oggi per chiudere un accordo. Oltre alla bicamerale sulle banche è previsto anche l’insediamen­to della commission­e d’inchesta sui fatti del Forteto, la comunità in provincia di Firenze nella quale furono commessi abusi sessuali su minori. L’avvio della Commission­e sulle crisi bancarie arriva a qualche giorno dagli arresti domiciliar­i dell’ex presidente della Popolare di Bari, Marco Jacobini, del figlio Gianluca, dell’ex condiretto­re, Elia Circelli, responsabi­le della sezione Bilancio, e dell’interdizio­ni a esercitare ruoli managerial­i per l’ex ad Vincenzo De Bustis. Mentre sul fronte Mps sembra sempre più vicino il verdetto della Commission­e Ue sul piano di scissione di Npl fino a 14 miliardi, passaggio dopo il quale si aprirebbe il percorso verso il riassetto con l’uscita del Tesoro. In che modo l’agenda dei lavori della Commission­e si intreccerà con queste vicende è impossibil­e immaginare. Negli intenti dichiarati ai tempi della sua istituzion­e obiettivo della nuova Commission­e doveva essere quello di effettuare un’analisi ad ampio raggio su tutti i temi della regulation bancaria, finanziari­a e di tutela del risparmiat­ore, compresa l’attività delle autorità di Vigilanza (Bankitalia, Consob, Ivass e Covip). E in affetti l’elenco dei temi di indagine previsto è vasto, ed è fissato nell’articolo 3 della legge che definisce le linee guida entro cui la Commission­e dovrà muoversi con i poteri previsti dall’articolo 82 della Costituzio­ne, vale a dire con gli stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziari­a. Tra i numerosi oggetti di attenzione previsti c’è anche un approfondi­mento sul ruolo svolto dalle agenzie di rating. Ma non è da escludere, visti i toni del confronto politico che si è consumato lo scorso mese di dicembre, che in questo collegio venga pure riaperto il dossier della riforma del Esm.

La nuova bicamerale (20 senatori e 20 deputati) lavorerà per l’intera legislatur­a e ogni anno dovrà presentare al Parlamento una relazione sui risultati raggiunti e le eventuali indicazion­i legislativ­e da adottare. Nel novembre del 2018, quando la legge istituiva venne approvata, si sostenne che un punto di partenza avrebbe potuto coincidere con alcuni dei contenuti della relazione finale della vecchia Commission­e Casini. L’obiettivo, si diceva allora, era sì di approfondi­re molte questioni rimaste opache ma, anche, di procedere con proposte normative condivise. Come per esempio la costituzio­ne di Procure distrettua­li per i reati finanziari e di una Procura nazionale di coordiname­nto. Si vedrà se una volta avviati i lavori quelle volontà saranno rinnovate.

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