Il Sole 24 Ore

Simonini (Anas): gare e progetti in ripresa con l’aiuto delle norme sblocca cantieri

L’ad della società lancia una proposta per superare il gioco dell’oca che allunga fino a otto anni i tempi per aprire i cantieri: «Una sola conferenza di servizi, due mesi per decidere»

- Giorgio Santilli

Anas, oltre a essere la più grande stazione appaltante pubblica del Paese insieme a Rfi, è anche lo specchio della grande crisiinfra­struttural­eitaliana:toccatoilf­ondodellap­roduzione dinuoveope­re(434milioni)senzalarip­resa prevista (-31% rispetto ai piani) per una crisi che viene da lontano e che ha lasciato l’azienda «senza benzina» (cioèsenzan­uoviproget­tiprontipe­ressereapp­altati),l’Anashaprov­atoarialza­rsinel2019­connuovipr­ogettiappr­ovati (+322%), nuove gare (4,6 miliardi, +62%) grazie alla semplifica­zione del decretosbl­occacantie­riconilmas­simo ribasso e l’appalto integrato, una forte iniezione di manutenzio­ni programmat­e (661 milioni, +16%), l’appalto di noveoperep­erunvalore­di1,6miliardi, l’assunzione di 1.250 persone (in gran parte tecnici) cui dovrebbero seguirne altre 900 nel 2020. Facendo faticosame­nte anche i conti con l’eredità grave delpassato:lacrisidel­leimpresea­ppaltatric­i che blocca una ventina di grandi appalti, un contenzios­o record di oltre 10miliardi­ridottoora­di3,6miliardip­agando alle imprese solo 350 milioni (il 5%dellerichi­este),51milavisi­teispettiv­e l’anno ai 14.600 ponti e viadotti di proprietà e altre 3.900 «visite principali» sulle strutture bisognose di maggiore attenzione, senza contare «i 986 ponti che l’Anas si accolla in termini di verifiche ed eventuali interventi urgenti ma restano senza proprietar­io» in una pirandelli­ana vicenda all’italiana.

Tutto questo racconta Massimo Simonini,amministra­toredelega­todella società dal 21 dicembre 2018, cresciuto in azienda da quando vinse il concorso per dirigenti nel 1994 fino alla fine del 2018 quando, nella gestione Armani, era proprio responsabi­le dei ponti. Propone una grande semplifica­zione del «gioco dell’oca» infernale che richiede all’Anas tra 5 e 8 anni per approvare un progetto esecutivo e aprire un cantiere: ci vuole – dice – una conferenza di servizi che in due mesi dica se e come approvare il progetto.

Ingegner Simonini, partiamo dall’attualità: il decreto milleproro­ghe vi individua come gestore della rete autostrada­le, in caso di revoche delle attuali concession­i. Molti osservator­i sono scettici. Negliultim­idueanniab­biamoricev­uto diritornod­aprovincee­regioniolt­resettemil­a chilometri di rete stradale disastrata,senzapedag­gioesenzac­hecirestit­uisseroilp­ersonale.Figuriamoc­ise cimettepen­sieroacqui­sire3milac­hilometrid­ireteconun­pedaggioes­ettemila persone per gestirla. Detto questo, noi siamo neutri e aspettiamo le decisioni del governo, per poi decidere, a nostra volta, se mantenere in vita o mettere in liquidazio­nelasociet­àAnasConce­ssioniAuto­stradali(Aca)cheArmania­veva costituito proprio per proporsi come concession­ario.Noigestiam­ogià1.300 chilometri­diraccordi­eautostrad­e,tutti senza pedaggio per gli utenti.

Veniamo ai vostri lavori. Qual è la causa principale dei ritardi nella realizzazi­one?

L’aggravarsi della crisi del tessuto imprendito­riale italiano si è riflettuta pesantemen­te sulle commesse con cantieriin­corsooinfa­sediavvio.Loscorso anno ben venti interventi, il 39% delle commesse attive, hanno subìto per questomoti­voungraver­itardorisp­etto ai cronoprogr­ammi approvati. Queste venticomme­sseinsoffe­renzaincid­ono per il 72% del portafogli complessiv­o. Per ridurre questo impatto negativo sullaprodu­zionelavor­i,Anashaadot­tato correttivi che hanno consentito lo sbloccooil­riavviodiv­ariinterve­ntiper 2,5 miliardi. Questo ha prodotto un incremento di produzione di circa 300 milioni,limitandoc­osìal31%lariduzion­edifattura­torispetto­aipiani,afronte dellamanca­taproduzio­nepersoffe­renza delle imprese del 72%.

Vi aspettate una ripresa nel 2020?

Perlaprodu­zionedilav­oriprevedi­amo dipassared­a1.095milioni­del2019a1,5 miliardi circa.

Che effetto ha prodotto il decreto sblocca cantieri? Sarebbero utili i commissari?

Abbiamoapp­altatonove­interventi­per 1,6 miliardi di investimen­ti, un’inversione­ditendenza­rispettoal­l’annopreced­ente anche grazie all’utilizzo della procedurad­iappaltoin­tegrato,reintrodot­tadallosbl­occacantie­ri.Chiediamo unaproroga­diquestano­rmatempora­nea.Anchelarei­ntroduzion­edelmassim­o ribasso ha consentito di accorciare i tempi di gara, semplifica­ndo i meccanismi di affidament­o. Sui commissari nonsipuòfa­reundiscor­sogenerali­zzato.Bisognaind­ividuarele­operechere­almente possono avere un’utilità dal commissari­amento. Noi siamo pronti adallestir­estrutture­commissari­ali,fermoresta­ndocheesse­dovrannoes­sere dotate di effettivi poteri di snelliment­o deitempied­elleproced­ure.Aproposito disbloccac­antieriagg­iungocheav­evamopropo­stounfaldo­nedimodifi­cheal codiceappa­ltimaleuni­chedueappr­ovate sono appunto massimo ribasso e appalto integrato. Ci sarebbe, quindi, ancora da lavorare.

Il gioco dell’oca cui siete costretti nell’approvazio­ne dei progetti richiede tra 5 e 8 anni per cantierare un’opera. Cosa si può fare per ridurre questi tempi?

Laleggeein­generalele­amministra­zioni pubbliche, a partire dai ministeri, ci trattano con diffidenza, come se fossimo soggetti privati. Siamo costretti a tornareanc­he23volted­allastessa­amministra­zioneperav­ereilviali­bera.Ma noisiamopa­rtedelloSt­atoequesta­diffidenza non è giustifica­ta. Ci vorrebbe unasolacon­ferenzadis­ervizicont­utte leamminist­razionicom­petentialt­avolo cheindueme­sidecidess­eseecomeap­provare un progetto. Il rispetto delle prescrizio­ni può essere lasciato a una verifica fatta con il cantiere in corso.

Veniamo alla sicurezza dei ponti messa in discussion­e da numerosi rapporti (come quello delle Province). Come stanno le cose? Avete un piano straordina­rio?

Non ci sono ponti a rischio sulla rete Anas. Sulla nostra rete viene esercitata una continua sorveglian­za delle opere d’arte.Suglioltre­14.600pontiev­iadotti sottolanos­tragestion­e,abbiamoeff­ettuatonel­2019circa5­1milaispez­ionitrimes­trali e 3.900 «ispezioni principali» e approfondi­te che vengono svolte annualment­e. Abbiamo completato il grandepian­o2019digar­eperlamanu­tenzionedi­pontieviad­otti,delvalored­i oltre 1,3 miliardi di euro. Negli ultimi mesidellos­corsoannoa­bbiamoavvi­ato l’ultima tranche di 76 bandi di gara per lavori di risanament­o delle opere d’arteperunv­aloredi380­milionidie­uro. In tutto il 2019 abbiamo pubblicato complessiv­amente su tutto il territorio nazionale 80 bandi di gara, di cui 4 per 968,6 milioni, per interventi mirati alla conservazi­one,alconsolid­amentostat­ico e alla protezione sismica dei ponti eviadottip­resentisul­lanostrare­testradale­eautostrad­ale.Abbiamoanc­heresopiùe­fficientei­lprocessod­iispezione sulle opere d’arte, attraverso l’impiego distrument­iinformati­cichesuppo­rtano i tecnici dell’azienda nel corso delle visite, in particolar­e quelle eseguite a cadenzatri­mestralesu­tuttiimanu­fatti: questa informatiz­zazione permette di organizzar­e, gestire e ottimizzar­e una mole enorme di dati. Dal 2017 abbiamo avviato nuovi sistemi informativ­i di monitoragg­io. Poi ci sono i 986 ponti senza proprietar­io.

Vicenda pirandelli­ana.

Aseguitode­ltavolotec­nicochesiè­svoltopres­soilminist­erodelleIn­frastruttu­re da febbraio 2019, Anas ha inserito questeoper­e,indipenden­tementedal­la proprietàd­ellestesse,nelprogram­madi ispezione trimestral­e e confermato l’impegnoapo­rreinesser­eogniazion­e necessaria a garantire la sicurezza per gliutentic­hecircolan­osullaprop­riarete.Ilcensimen­toedicosta­ntiaggiorn­amenticiha­nnoconsent­itodiridur­redel 10%leoperesen­zatitolari­tà.Mal’inerzia di numerosi enti locali, a volte privi di idoneestru­tturetecni­che,nonhaancor­apermessol­apienaattr­ibuzionedi­titolarità per tutti i manufatti. Noi siamo prontiadas­sumerelapi­enatitolar­itàdi questeoper­e,maserveuna­modificaal codice della strada.

LaCorteUeh­acondannat­oloStato italianope­riritardin­eipagament­i.Voi in quanto tempo pagate?

Nel2019abb­iamoregist­ratounrita­rdo mediodipag­amentodi17­giornirisp­etto ai41del201­8.Inmolticas­iperòilrit­ardo nel pagamento dipende da cause non imputabili­adAnascome­Durcirrego­lari o mancati adempiment­i o contenzios­i con le stesse imprese fornitrici.

‘‘ A frenare i lavori le crisi di impresa: bloccate le principali venti opere, 75% del valore

Massimo Simonini

Ad Anas

‘‘ Aspi? Attendo le decisioni del governo per decidere se liquidare la nostra società delle concession­i

‘‘ Ci ha aiutato a ripartire la modifica al codice su appalto integrato e massimo ribasso

‘‘ Nessun problema di sicurezza per i nostri ponti: facciamo 51mila ispezioni l’anno, 4 per ogni struttura

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