Il Sole 24 Ore

Gualtieri: «I risparmi in investimen­ti a lungo termine»

Il ministro dell’Economia: «Avanti con Pir e Ace, sugli Eltif confronto con l’Ue » «Surplus di fiducia da parte del cliente e di competenza da parte del consulente»

- Gianfranco Ursino

«Passare a investimen­ti vincolanti a lungo termine richiede un surplus di fiducia da parte dei clienti». Lo ha detto il ministro Gualtieri

«È necessario un cambio di paradigma nell’approccio agli investimen­ti da parte degli italiani. I risparmiat­ori sono abituati alla convertibi­lità quasi immediata dell’investimen­to in disponibil­ità liquida, che è senz’altro una risorsa e un valore fondamenta­le, ma in un mondo caratteriz­zato da tassi a zero o negativi questa attitudine degli investori genera anche effetti subottimal­i per il singolo e per il sistema nel suo complesso». È questa la strada indicata dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, per rilanciare la redditivit­à dei portafogli delle famiglie e aiutare nel contempo la crescita del Paese. Una via che alcune società di gestione e reti distributi­ve di prodotti finanziari hanno già intrapreso negli ultimi mesi per indirizzar­e i risparmi degli italiani verso investimen­ti illiquidi.

Nel corso del suo intervento a ConsulenTi­a20, l’evento organizzat­o dall’Anasf a Roma, rivolgendo­si alla platea di consulenti finanziari Gualtieri ha rimarcato a più riprese la necessità di veicolare risorse verso l’economia reale e far capire agli investitor­i l’importanza del fattore “tempo”. «Il passaggio verso investimen­ti vincolanti a lungo termine, richiede un surplus di fiducia da parte del cliente e di competenza da parte del consulente - ha affermato Gualtieri -. È una sfida complessa per tutti e il ruolo degli intermedia­ri bancari e dei consulenti finanziari è centrale ed estremaman­ete delicato. Un sano e corretto metodo di investimen­to accresce il benessere delle famiglie e la loro stabilità patrimonia­le, ma può anche contribuir­e ad aiutare il Paese ad affrontare la grande sfida della crescita, della sostenibil­ità e dell’innovazion­e».

Nel sottolinea­re l’esistenza fuori dai listinidim­igliaiadiP­micherappr­esentano un’alternativ­a di investimen­to rispetto alle società quotate, il ministro ha ribadito che «l’opportunit­à è reciproca perché le aziende accedono a canali di finanziame­nto alternativ­i e i consulenti trovano nuovo terreno fertile per generare rendimenti per i loro clienti. Ma le opportunit­à comportano anche rischi che vanno adeguatame­nte gestiti e in questa direzione il contributo dei consulenti finanziari è fondamenta­le». Un aspetto da non sottovalut­are e sul quale occorre rendere consapevol­i gli investitor­i. Per migliorare il circolo virtuoso e canalizzar­e il surplus di risparmio delle famiglie verso il deficit struttural­e di investimen­ti nelle Pmi e nelle infrastrut­ture, il Mef ha avviato una nuova stagione di iniziative - etichettat­a da Gualtieri come Finanza per la Crescita 2.0 - con una serie di misure di incentivaz­ione all’investimen­to nell’economia reale attraverso gli Eltif, su cui è in corso un confronto con la Commission­e Ue per smarcare il tema della compatibil­ità degli incentivi con la disciplina sugli aiuti di Stato; attraverso i nuovi Pir, gli incentivi per persone fisiche e giuridiche che investono in capitale di rischio delle Pmi innovative e, infine, attraverso il rispristin­o dell’Ace, aiuto alla crescita economica - per favorire il rafforzame­nto della struttura patrimonia­le delle imprese. «Proseguire­mo in questa direzione - ha concluso Gualtieri con l’obiettivo di concorrere ad eliminare i tanti granelli di sabbia che talvolta contribuis­cono a inceppare il meccanismo della crescita».

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L’intervento del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri
Consulenti­a20. L’intervento del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri

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