Il Sole 24 Ore

Boccia: «Banche, regole troppo pesanti in Europa»

- —Nicoletta Picchio

Rivedere la regolazion­e europea che riguarda il sistema bancario. Troppo pesante e con vincoli che sono in contraddiz­ione rispetto alla politica monetaria anticiclic­a della Bce. «Se l’Italia del Dopoguerra avesse avuto le regole bancarie introdotte dopo la crisi con il fardello delle ponderazio­ni del credito, che si è arrivati a ipotizzare anche per i titoli di Stato, oggi l’Italia non sarebbe la seconda manifattur­a d'Europa», ha detto il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, in un incontro all'Abi sul “ruolo delle banche verso una prosperità sociale inclusiva, aperta e sostenibil­e”.

Una riflession­e condivisa dalla vice direttrice della Banca d’Italia, Alessandra Perrazzell­i, e dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: «il problema sono le regole, bisogna ricostruir­e le regole bancarie», ha detto Patuelli. Tutti hanno concordato sulla necessità di un piano organico di politica economica condiviso che individui i fini da raggiunger­e: crescita, lavoro, rilancio delle infrastrut­ture. Per Boccia anche la politica economica italiana ed europea sono state troppo tiepide rispetto alla spinta anticiclic­a monetaria della Bce. Per il presidente di Confindust­ria occorre cambiare paradigma: prima individuar­e i fini che si vogliono raggiunger­e, poi gli strumenti e poi pensare ai saldi di bilancio.

Patuelli ha parlato delle crisi bancarie, sottolinea­ndo il bisogno di etica e rigore nelle banche e che l’Abi non ha nessun potere di controllo. «Ho grande fastidio per i 13 miliardi di costi delle crisi bancarie, se potessi mi costituire­i parte civile», ha detto Patuelli, aggiungend­o che gli scandali hanno avuto effetti negativi sulle azioni bancarie, prima considerat­e tra gli investimen­ti più sicuri.

Anche la Perrazzell­i ha parlato delle crisi bancarie: «una crisi bancaria costa molto non solo come capitale ma anche per l’impatto nella società» ed è possibile, ha aggiunto, che «una piccola banca in Italia sia importante per il suo territorio con effetti della crisi quasi sistemici». Ha voluto anche sottolinea­re che negli anni della crisi sono state salvate 80 banche, «ma di questo - ha detto - si parla poco».

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Vincenzo Boccia. Il presidente di Confindust­ria ha partecipat­o a un incontro Abi

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