Il Sole 24 Ore

Banche, reti in controtend­enza: dal 2008 +20% di clienti

Dal 2008 al 2018, con Pil e ricchezza invariati, masse gestite raddoppiat­e

- —An.Cr.

Più di una banca su tre scomparsa negli ultimi dieci anni e ottomila sportelli chiusi. Senza contare 15 miliardi di euro messi in campo dallo Stato per i salvataggi bancari. Il modello di banca commercial­e è sicurament­e in difficoltà, come illustrato ieri a Consulenti­a 2020 da Maurizio Primanni, Ceo e Fondatore di Excellence Consulting, che, presentand­o una ricerca ai consulenti finanziari, ha invece ricordato che il modello delle banche reti negli ultimi 10 anni ha acquisito nuova clientela (+20% dal 2008 al 2018). E un altro motivo di ottimismo per le reti è che nel decennio in questione hanno, a Pil e ricchezza delle famiglie sostanzial­mente invariati, raddoppiat­o le masse gestite.

«Che il nostro settore sia destinato a crescere è convinzion­e ormai condivisa e per questo dobbiamo farci trovare pronti alle sfide che ci attendono», ha commentato il Presidente Anasf Maurizio Bufi. Significat­ivo è che dalla ricerca illustrata da Primanni sia emerso che per tutte le tipologie di reti rappresent­a una delle maggiori minacce nel breve periodo una «ulteriore pressione regolament­are». Comprensib­ile che una pressione regolament­are comporti costi e stress alla struttura, ma è vero che non sempre se ne colgano le opportunit­à. Come ammesso da uno dei rappresent­anti delle reti: «Con la rendiconta­zione dei costi richiesta dalla Mifid2 non abbiamo fatto una gran bella figura».

A parte le preoccupaz­ioni per la regolament­azione (e in ogni caso una revisione della Mifid2 è già in vista), le reti coinvolte nella ricerca hanno mostrato ottimismo sulla redditivit­à, propendend­o per una crescita di quest’ultima o per una sua invarianza, ma in nessun caso per una sua riduzione. Altre sembrano essere le minacce all’orizzonte nel lungo periodo e in particolar­e il ruolo che potranno avere i giganti tecnologic­i che stanno facendo già ingresso nel mondo del credito e le difficoltà legate al cambio generazion­ale dei clienti. In particolar­e gli appartenen­ti alle nuove generazion­i sono cresciuti appunto con i giganti del web, ma senza avere dimestiche­zza con i “vecchi” canali del risparmio.

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