Canone Bbc: i Tory lanciano il dibattito sulla depenalizzazione
Il Governo Tory di Boris Johnson ha avviato il dibattito pubblico sulla depenalizzazione dell’evasione del canone alla Bbc (154,5 sterline all’anno, pari a 182,5 euro). Per gli oppositori, l’iniziativa punterebbe a mettere in crisi l’emittente pubblica e a favorire editori privati considerati più “amici” ai Tory. Sul tavolo, del resto, c’è anche la possibilità di abolire del tutto il canone nel 2027.
L’evasione del canone alla Bbc è un reato, punito con una multa di mille sterline e che può portare a una incriminazione e al carcere.
Ieri, il ministro della Cultura e dei Media, Nicky Morgan, ha negato qualunque intento punitivo contro la Bbc e ne ha elogiato la credibilità come «istituzione rispettata» nel Paese e nel mondo. Morgan ha però insistito che l’evasione del canone, infrazione amministrativa, non può più essere considerata più un reato. Parole che non convincono i partiti di opposizione e la stessa Bbc. L’emittente difende l’attuale sistema di finanziamento.
Johnson ha sollevato la questione nei giorni precedenti alle elezioni del 12 dicembre, vinte con un’ampia maggioranza. Due settimane fa, il direttore generale della Bbc, Tony Hall, ha annunciato le proprie dimissioni.
CRITICHE DAL LABOUR Per gli oppositori il partito del premier punta così a penalizzare l’emittente a favore dei concorrenti