Allargamento
La Commissione europea ha pubblicato ieri nuove linee-guida con le quali gestire il processo di adesione all’Unione europea. L’obiettivo esplicito è di renderlo «più prevedibile e più credibile». Quello implicito è di convincere la Francia a dare il benestare ai negoziati per Albania e Macedonia del Nord. Ieri Parigi ha lanciato i primi cauti segnali positivi, lasciando sperare che una intesa tra i Ventisette possa giungere tra marzo e maggio.
Nel presentare le nuove lineeguida qui a Bruxelles, il commissario all’allargamento, l’ungherese Olivér Várhelyi, ha spiegato che «i negoziati saranno condotti per tema». Ha poi aggiunto: «Vogliamo avere la possibilità di fare marcia indietro in assenza di progressi o in caso addirittura di retromarcia nelle riforme, che per noi sarebbero inaccettabili». Le proposte saranno discusse dai ministri per gli affari europei nella loro prossima riunione del 25 febbraio.
L’ex diplomatico ungherese ha spiegato che l’obiettivo è di promuovere la fiducia sui due fronti. Il processo di allargamento si è bruscamente
La Commissione Ue ha pubblicato ieri le nuove linee guida che dovranno ispirare i negoziati con Paesi che intendono aderire all’Unione europea. I fondi di pre adesione saranno vincolati a progressi in vari campi, a cominciare dal rispetto dello stato di diritto: in caso di passi indietro da parte del Paese candidato, questi fondi potranno essere ridotti o addirittura ritirati.