Sconto impatriati esteso ai vecchi rientri
L’agenzia delle Entrate consente di subentrare nel nuovo bonus
I contro-esodati trasferiti in Italia anche prima del 2015 potevano optare per il regime fiscale riservato agli impatriati per il quinquennio 2016-2020. Lo chiarisce l’agenzia delle Entrate con la risposta 26 pubblicata ieri. Il regime dei contro-esodati ha trovato applicazione fino al periodo d’imposta 2017 e prevedeva un abbattimento della base imponibile ai fini dell’Irpef del 70% o dell’80% rispettivamente per i lavoratori e le lavoratrici che si (ri)trasferivano in Italia per almeno cinque anni, al ricorrere di determinati requisiti. L’articolo 16 del Dlgs 147/2015 ha introdotto il regime degli impatriati il quale prevedeva, prima delle recenti modifiche, un abbattimento della base imponibile del 50% per i lavoratori altamente qualificati o con ruoli dirigenziali trasferiti in Italia dopo un periodo all’estero di almeno cinque anni. La nuova disciplina introduceva la possibilità, per chi aveva i requisiti per il regime dei controesodati, di optare per il nuovo regime per il quinquennio 2016-2020, a condizione che il trasferimento in Italia fosse avvenuto entro il 31 dicembre 2015.
Non era chiaro se tale diritto fosse circoscritto solo a chi avesse trasferito la residenza in Italia nel corso del periodo d’imposta 2015 o si estendesse a tutti coloro che si fossero trasferiti anche prima e avessero già beneficiato dell’agevolazione per i contro-esodati. Le Entrate hanno confermato la posizione pro-contribuente, rilevando che le regole per esercitare l’opzione non prevedevano alcun termine iniziale di trasferimento della residenza in Italia. Di conseguenza, l’opzione per il regime degli impatriati poteva essere esercitata anche dai soggetti (già beneficiari del regime dei contro-esodati in periodi di imposta precedenti) rientrati in Italia prima del 2015.
L’agevolazione per gli impatriati è stata peraltro oggetto di recenti modifiche dal Dl 34/2019 che l’ha estesa e potenziata. Fra le novità più rilevanti vi è la riduzione della base imponibile per 5 periodi di imposta (ora del 70% in via ordinaria e del 90% per chi si trasferisce nel Mezzogiorno), l’estensione anche a lavoratori non qualificati (compresi gli sportivi professionisti, a cui però si applica una riduzione del 50%), la previsione di casi di estensione del regime per ulteriori 5 anni in caso di figli a carico o acquisto di un immobile residenziale in Italia. Per effetto del Dl 124/2019 il regime così aggiornato si applica già dal 2019 a chi ha trasferito la residenza fiscale in Italia dal 30 aprile scorso.