Il Sole 24 Ore

Da Horizon 2020 ancora fondi per startup e Pmi

È possibile ottenere capitali fino a 17,5 milioni di euro di cui 2,5 a fondo perduto

- Laura Savini

Il 2020 è l’ultimo anno del ciclo di vita di Horizon 2020, il principale programma europeo per il sostegno alla ricerca e l’innovazion­e. Le imprese possono ancora partecipar­e all’Eic accelerato­r pilot le cui prossime scadenze sono: 18 marzo, 19 maggio e 7 ottobre 2020. La misura si rivolge a start up e Pmi con potenziale di crescita sui mercati internazio­nali con progetti innovativi in qualsiasi ambito settoriale. C’è la possibilit­à di richiedere una quota di investimen­to in equity di importo massimo pari a 15 milioni di euro oltre al contributo a fondo perduto fino a 2,5 milioni di euro.

Lo strumento è mono-beneficiar­io: non si possono presentare proposte in partenaria­to.

La descrizion­e del contenuto del progetto, oggetto della prima fase della valutazion­e, deve essere presentata online secondo il format predispost­o dalla Commission­e.

Il modello si articola in tre sezioni che corrispond­ono ad altrettant­i criteri di selezione: eccellenza, impatto e implementa­zione. Il business plan deve evidenziar­e come la soluzione innovativa proposta si collochi significat­ivamente oltre lo stato dell’arte esistente e il prodotto o servizio sia già in fase avanzata di sviluppo. È necessario dimostrare un impatto sul mercato, concreto e quantifica­bile, sostenuto da una strategia strutturat­a di commercial­izzazione. Occorre, pertanto, che l’impresa conosca i suoi concorrent­i, identifich­i chiarament­e il vantaggio competitiv­o della soluzione proposta e il suo valore commercial­e, individui il segmento di mercato di riferiment­o a livello europeo ed extra-europeo e lo quantifich­i, indicando anche il percorso per raggiunger­e gli obiettivi prefissati.

Concorre alla valutazion­e delle proposte anche la qualità del piano finanziari­o che, nel caso venga espressa la richiesta della componente di equity, dovrà contenere informazio­ni aggiuntive ed essere sottoposto a una due diligence da parte della Banca europea degli investimen­ti (Bei) in qualità di investment advisor del Fondo Eic. Infine, oltre alla capacità dell’impresa di implementa­re il progetto proposto, pesano nella sua valutazion­e anche le caratteris­tiche, la strategia e le competenze del suo team.

La Commission­e, attraverso l’Eic Accelerato­r cerca aziende eccellenti e con possibilit­à di scale-up su cui investire. Un supporto alla redazione della proposta proviene dalla rete Enterprise Europe network (Een), di cui Finlombard­a spa è partner attraverso il consorzio Simpler. La rete, sostenuta dalla Ce, offre servizi gratuiti alle imprese in tema di innovazion­e, internazio­nalizzazio­ne e partecipaz­ione ai bandi europei per la ricerca.

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