Il Sole 24 Ore

Bonus facciate, maxi sconto sul risparmio energetico

Dalle Entrate le istruzioni sulla detrazione del 90%: premio anche alle imprese Con un intervento esteso scatta anche l’obbligo di riqualific­azione verde Ammesse opere sulle parti esterne visibili: beneficio escluso per i lati interni

- Fossati e Latour

Edizione chiusa in redazione alle 22

Tra i lavori agevolabil­i con il «bonus facciate» rientrano il rinnovo delle facciate esterne visibili dell’edificio, sia su quella principale sia sugli altri lati, ma non di quelle interne; ammessa la sistemazio­ne di balconi o fregi esterni, grondaie, pluviali e parapetti. Dopo settimane di incertezze, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato le istruzioni per la detrazione Irpef del 90% sulle spese per interventi di pulitura, tinteggiat­ura e recupero della facciata esterna degli edifici, varata dalla Legge di bilancio 2020. Tra le novità, l’obbligo di eseguire anche lavori di riqualific­azione energetica se l’intervento supera un certo limite (spesa rientrante nel 90%). Bonus riconosciu­to a proprietar­i, inquilini e familiari.

Facciate interne fuori dal nuovo bonus. L’incentivo appena regolato da una circolare dell’agenzia delle Entrate è espressame­nte dedicato al decoro urbano. E questo porta l’amministra­zione finanziari­a a dire che tutte le superfici che non siano visibili dalla strada non potranno ottenere agevolazio­ni. Anche se questo si presta a probabili difficoltà interpreta­tive.

La circolare precisa che l’obiettivo della norma è «incentivar­e gli interventi edilizi, finalizzat­i al decoro urbano, rivolti a conservare l’organismo edilizio». E, accanto a questo, favorire anche gli interventi di migliorame­nto dell’efficienza energetica degli edifici.

Questi elementi portano l’agenzia delle Entrate a precisare che l’agevolazio­ne «riguarda gli interventi effettuati sull’involucro esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile». In altre parole, il bonus riguarda l’intero perimetro esterno dell’edificio.

In questo modo, la circolare risponde a una delle questioni più dibattute in fase di analisi della legge di Bilancio. «La detrazione non spetta, invece, prosegue il documento - per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio fatte salve quelle visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico».

Devono, allora, considerar­si escluse dal perimetro di applicazio­ne del bonus facciate tutte le spese sostenute per gli interventi sulle superfici confinanti con «chiostrine, cavedi, cortili e spazi interni, fatte salve quelle visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico, nonché le spese sostenute per la sostituzio­ne di vetrate, infissi, grate, portoni e cancelli».

La definizion­e dell’agenzia delle Entrate apre, però, a possibili problemi futuri. Il concetto di spazi interni visibili dalla strada, infatti, si presta a molte interpreta­zioni: basta pensare al caso, molto diffuso, di condomìni che abbiano una facciata esterna parzialmen­te aperta, che renda visibile la facciata interna.

Il maxi incentivo esclude il costo di cancelli, grate, portoni, vetrate, infissi e persiane

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