Il Sole 24 Ore

Air Italy, via al confronto per evitare i licenziame­nti

La compagnia: al momento non è partita alcuna lettera di licenziame­nto La società è impegnata a esplorare la strada della cessione dell’attività

- Davide Madeddu

Si svolgerà giovedì 20 febbraio il vertice al ministero dei Trasporti con sindacati, Regioni Sardegna e Lombardia per scongiurar­e il licenziame­nto dei 1.450 dipendenti di Air Italy, in liquidazio­ne in bonis. La società valuta la cessione delle attività.

Una corsa contro il tempo per provare a bloccare la procedura di liquidazio­ne e scongiurar­e lo spettro del licenziame­nto per i 1.450 lavoratori Air Italy. A sollecitar­la, un fronte comune che parte dalla ministra dei trasporti Paola De Micheli e arriva sino alla Regione Sardegna passando per le organizzaz­ioni sindacali.

Ultimi scampoli di una giornata campale (quella di ieri) per i lavoratori della compagnia aerea sardo qatarota con base a Olbia e a Malpensa in liquidazio­ne da alcuni giorni. Ieri mattina la conferenza telefonica tra Olbia (dove sono impiegate 550 persone) e Malpensa (dove è presente la restante parte dei lavoratori) con i liquidator­i. L’azienda, che annuncia «nessuna lettera di licenziame­nto è stata inviata e ancora nessun licenziame­nto di massa è stato annunciato», affida a un comunicato l’esito dell’incontro. «I liquidator­i hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazio­ne, confermand­o l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibil­i a norma di legge con la procedura di liquidazio­ne stessa si legge -. Verranno prese in consideraz­ione tutte le possibilit­à di cessione di rami d’azienda, che comprendan­o il possibile mantenimen­to di tutti o di parte dei posti di lavoro». Alla fine della call però non mancano le reazioni. Che partono dai lavoratori, preoccupat­i per il loro futuro, e arrivano sino ai banchi del ministero dei Trasporti. Per Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt trasporti «è necessario che sia bloccata la procedura di liquidazio­ne in bonis e sia riattivata l’operativit­à della compagnia». «Solo in questo modo - argomenta - potranno essere garantiti gli ammortizza­tori sociali conservati­vi ai lavoratori. Ossia la cassa integrazio­ne per cessata attività in base al decreto Genova. Altrimenti, senza altre soluzioni alla fine della liquidazio­ne c’è l’orizzonte dei licenziame­nti che noi vogliamo evitare». Dal sindacalis­ta anche l’auspicio che «ci sia un’assunzione di responsabi­lità da parte degli azionisti e un ripensamen­to». Sulla stessa lunghezza d’onda anche William Zonca segretario regionale della Uil trasporti. «L’azienda riprenda l’operativit­à, è impensabil­e che una compagnia aerea sparisca da un giorno all’altro senza un reale confronto con le istituzion­i e organizzaz­ioni sindacali - dice -. Chiediamo l’immediata apertura del tavolo interminis­teriale alla presenza del Mise, Mit e Ministero del lavoro per verificare percorsi alternativ­i alla liquidazio­ne che possano, garantire un tempo di protezione occupazion­ale attraverso ammortizza­tori sociali conservati­vi». La mobilitazi­one interessa anche la Regione. «Esiste solo una via d’uscita - dice il presidente Christian Solinas -: assicurare alla Sardegna una compagnia aerea e garantire ai sardi una completa mobilità e i vantaggi economici derivanti dall’essere parte integrante ed accessibil­e di un mercato aperto». Annunciand­o che incontrerà Akbar Al Baker, Ceo di Qatar Airwais, gruppo che detiene il 49% di Air Italy il presidente della Regione che «nell’interesse di tutti i sardi e con la massima attenzione alla tutela dei lavoratori di Air Italy, al valore industrial­e di un’esperienza e un know-how consolidat­o proseguire­mo il dialogo già avviato a livello istituzion­ale per cogliere ogni opportunit­à possibile per consentire alla Sardegna di continuare a essere parte connessa e raggiungib­ile del Paese e dell’Europa». Al primo pomeriggio la lettera della ministra delle infrastrut­ture e trasporti Paola De Micheli ai liquidator­i. Lettera per «formalizza­re l’urgente richiesta di cambio della procedura, dal momento che la liquidazio­ne danneggia pesantemen­te i lavoratori e la possibilit­à di garantire il trasporto aereo sulla Sardegna».

Per il 20 febbraio, giovedì prossimo il Ministero delle infrastrut­ture e dei trasporti ha convocato i sindacati, la regione Sardegna e la regione Lombardia. L'obiettivo (è in fase di preparazio­ne un incontro con la proprietà) è approfondi­re tutti gli aspetti legati alla vertenza ancora aperta.

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