Opere bloccate, arriva decreto per accelerare
Buffagni: il modello spagnolo ha funzionato con i comuni, ora estendiamolo
I dati shock contenuti nel Rapporto della Camera sulle grandi infrastrutture prioritarie, con il 21% soltanto di opere completate a venti anni dalla legge Obiettivo (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), spinge il decreto sblocca cantieri bis con cui il governo vorrebbe accelerare le procedure di approvazione dei progetti e rilanciare gli investimenti, oltre ad apportare alcuni correttivi legislativi al codice degli appalti. Sul tavolo c’è il tema dei commissari straordinari, che dovrebbero servire proprio a eliminare i principali ostacoli burocratici ma hanno bisogno di qualche modifica rispetto al decreto legge sblocca cantieri del governo gialloverde per poter funzionare.
Il governo è alla ricerca di nuove idee per accelerare le opere e distaccarsi dallo schema dello sblocca cantieri approvato dieci mesi fa. Una idea l’ha data ieri il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, rilanciando il modello spagnolo, vale a dire quelle norme proposte prima dall’Ance e poi trasformate in legge da Riccardo Fraccaro che danno ai comuni risorse da spendere immediatamente a fronte di progetti subito cantierabili. A questo proposito le stazioni appaltanti possono affidare i lavori con procedure estremamente semplificate, evitando gare formali. «Quel modello ha funzionato bene, consentendo di accelerare la spesa di investimento die comuni, ora dovremmo estenderlo, per esempio ai ministeri e alle amministrazioni centrali», ha detto Buffagni.
L’idea non dispiace all’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori, che per prima aveva proposto quel tipo di intervento molto semplificato prendendolo da quanto aveva fatto la Spagna, arrivando a spendere 13 miliardi con questa modalità.
Il tavolo sul decreto sblocca cantieri bis è appena avviato, ma i tempi entro i quali il governo vuole decidere sono stretti, probabilmente tre o quattro settimane, facendo confluire questo provvedimento nel pacchetto crescita in corso di preparazione.