Liguria, trasporti eccezionali in tilt
Ieri via libera parziale solo sul viadotto Voltri che è in corso di rinforzo
Si sblocca solo in parte la paralisi delle merci ingombranti che passano dal porto genovese di Voltri: il transito sull’omonimo viadotto dell’A10 verrà sì riaperto ai trasporti eccezionali, ma a condizione che durante il loro passaggio sulla struttura non ci sia alcun altro veicolo. Inoltre, per i carichi diretti verso est resta la necessità di allungare di molto il percorso, varcando l’Appennino. Non ci sono alternative sulla viabilità ordinaria, in Liguria.
Sul viadotto Voltri, quando passerà un trasporto eccezionale, alla normale scorta tecnica si dovrà aggiungere la Polizia stradale per fermare tutti gli altri veicoli prima dell’inizio dell’impalcato. Il via libera tornerà quando il carico eccezionale avrà finito di percorrere il viadotto, cosa che non potrà fare a più di 40 km/h.
Si prevede che sarà così fino al 28 marzo, quando dovrebbero essere completati alcuni lavori necessari per rimediare al degrado (ammaloramento di appoggi e baggioli) legato alle carenze di manutenzione emerso dall’inchiesta giudiziaria sui controlli edulcorati nata da quella sul crollo del Ponte Morandi. Secondo il cronoprogramma di Autostrade per l’Italia (Aspi), a fine marzo saranno stati completati gli appoggi provvisoriche consentiranno di ripristinare il transito normale.
La limitazioni che saranno in vigore nel frattempo sono state decise ieri dall’ispettore del ministero delle Infrastrutture, Placido Migliorino, che ha fissato criteri generali cui Aspi dovrà attenersi per affrontare le altre situazioni analoghe che stanno emergendo nel resto della Liguria e d’Italia.
In Liguria sono interdetti ai trasporti eccezionali vari viadotti dell’A12 tra Genova e Sestri Levante e solo martedì prossimo si avranno i risultati delle verifiche (condotte con gli stessi criteri) sui cinque viadotti Campodonico. Dunque, per ora le merci che normalmente nel loro percorso su terra dovrebbero passare da La Spezia devono invece affrontare le salite dell’A26, per poi proseguire attraverso la Pianura Padana.
La situazione potrà davvero essere avviata a soluzione solo in autunno, quando da un lato saranno completati i lavori su alcuni viadotti degradati e dall’altro arriverà a regime il nuovo sistema di autorizzazione al transito dei trasporti eccezionali. A fine 2019 Migliorino aveva riscontrato che quello usato da Aspi era basato su norme del 1962, quando i carichi in gioco e le condizioni delle strutture erano ben diversi. Di qui la richiesta ad Aspi di elaborare un nuovo metodo, che dovrebbe essere sperimentato da aprile su alcune tratte in collaborazione con un’università.