Il Sole 24 Ore

Ex Auchan, in salita il confronto con le parti sociali

Ieri a Roma il tavolo dopo la richiesta degli ammortizza­tori

- Enrico Netti enrico.netti@ilsole24or­e.com

L’incontro di ieri mattina a Roma tra i rappresent­anti di Margherita Distribuzi­one, bad company di Bdc Italia (Conad-Wrm group) a cui fanno capo gli asset ex Auchan e Sma, e i rappresent­anti sindacali è stato un faticoso tentativo di ripresa del confronto tra le parti. Tentativo reso ancora più difficile dopo che Margherita Distribuzi­one mercoledì ha richiesto la Cigs per oltre 5.300 lavoratori pari a circa il 60% su un totale di 8.873 addetti ex Auchan. Cigs che durerà fino alla fine dell’anno.

«Il tavolo a fatica sta imboccando la strada giusta. Oggi (ieri ndr) abbiamo svolto una verifica più di merito in ordine ad alcuni strumenti necessari per dare a questa vertenza un piano di gestione degli esuberi degno di questo nome» commenta Vincenzo Dell’Orefice, segretario nazionale della Fisascat Cisl. Per i sindacati comunque un punto fermo è la richiesta dell’intervento delle istituzion­i. «Abbiamo sollecitat­o nuovamente il ministero del Lavoro e Mise a riconvocar­e le parti perché abbiamo bisogno comunque di quel tavolo di coordiname­nto - aggiunge Alessio Di Labio, segretario nazionale della Filcams Cgil -. Al momento non abbiamo risposte».

Da parte sua Margherita Distribuzi­one con una nota diffusa in serata «conferma l’impianto delle proposte già presentate e ribadisce che si lavora sulla ricollocaz­ione profession­ale dei dipendenti ex Auc han e su un piano di uscite volontarie ». Secondo la società di Francesco Pugliese e Raffaele Mincio ne il terz olivello d’ intervento è«l’ attivazion­e della Cigs perla gestione sia degli interventi di ristruttur­azione e risanament­odei punti venditi ex Auc han, sia degli impatti organizzat­ivi sulle strutture di sede ex Auc han ». Per finire« viene confermato che non ci saranno licenziame­nti nel 2020». Da ricordare che alla fine di gennaio son ostati messi in mobilità tutti i lavoratori impiegati nelle strutture di sede ex Auchan.

Duro il giudizio di Uiltucs che giudica la contropart­e ancora inaffidabi­le. «L’azienda chiede la mobilità sulla sede, ma ci vuole mettere dentro anche la cassa integrazio­ne sulla sede. Ha aperto una procedura di cassa integrazio­ne sulle filiali, ma ci vuole mettere dentro anche gli incentivi all’esodo, ossia l’espulsione di manodopera. Evidenteme­nte qui il problema primario è convincere la gente ad andarsene via », ribatte Marco Marroni, segretario nazionale della Uiltucs.

Le parti sono anche distanti per quanto riguarda gli incentivi all’esodo. Margherita riconosce un anno di retribuzio­ne ai lavoratori che rinunciano al posto. «Per noi è ancora poco - risponde Dell’Orefice -. Bisogna migliorare l’offerta economica ma siamo fermamente interessat­i a porre la questione del ricollocam­ento del personale perché Auchan è stata acquistata da una azienda concorrent­e che in teoria potrebbe offrire delle occasioni di ricollocam­ento dei lavoratori non da un fondo d’investimen­to».

Scorrendol­a lista dei circa 110 punti vendita Auc han-S mai cui lavoratori sono coinvolti dalla Cigs si nota che la maggioranz­a sono ipermercat­i (una quarantina), format ormai obsoleto. Sorprende invece la presenza di 15 super sto re, modello di punto vendita che dà grandi soddisfazi­oni alle altre catene, di 45 supermarke­t e ben 14 negozidi prossimità. Questi ultimi sono piccoli punti vendita su cui praticamen­te tutte le insegne stanno investendo. Un aventina di questi i per dopo“il risanament­o” ovvero la riduzione di spazi e del personale, verranno integrati nella rete Conad.

In attesa delle decisioni dell’Antitrust in Conad-Margherita Distribuzi­one si lavora alla cessione di altri punti vendita dopo i trasferime­nti a Carrefour, Esselunga e Unes. Sabato 22 febbraio a Bologna le parti si ritroveran­no al tavolo di confronto.

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