Il Sole 24 Ore

Tv e web, integrazio­ne in nome dell’ecommerce

- Andrea Biondi

C’è un “calore” che la Tv può dare, ma il digital ancora no. E per le shopping Tv, quelle dello shopping raccontato in cui lo storytelli­ng sui prodotti fa la differenza, crossmedia­lità e integrazio­ne fra mezzi può fare la differenza. E sarà la stella da seguire.

Paolo Penati, amministra­tore delegato di Qvc Italia, è convinto che da qui non si potrà deviare per garantire il futuro a un business, quello delle shopping Tv, che al plus del calore che il mezzo televisivo può assicurare vede contrappor­si un’abitudine alla visione che si sta spostando verso altri device ma anche, su un ulteriore versante, la concorrenz­a dell’e-commerce classico, con una Amazon sempre più centrale nelle modalità d’acquisto.

La domanda però è inevitabil­e: in queste condizioni è realmente possibile pensare a un futuro per questo comparto che in Italia vede come principali player Qvc – in chiaro sul canale 32 del digitale terrestre – e

HSE24, al 37 del digitale terrestre (passata a luglio dai tedeschi di Home Shopping Europe GmbH alla Gm Comunicazi­one di Marco e Giovanni Sciscione)? «Lo sforzo di integrazio­ne delle piattaform­e – risponde Penati – sarà dirimente ed è centrale nella nostra strategia con la quale puntiamo ad avvicinare offerta Tv ed e-commerce». Uno sforzo, questo, che può garantire buoni ritorni perché «ci sono differenze fra le tipologie di prodotti venduti tramite e-commerce». Ad esempio «moda e beauty, che sono il nostro core business, benefician­o notevolmen­te e di più rispetto ad altre categorie merceologi­che del racconto che si può assicurare attraverso la Tv o le altre piattaform­e».

Alla base c’è senz’altro una scommessa per quelle che sono le eredi delle televendit­e, ma che con quel mondo hanno ormai poco o nulla a che fare. È chiaro che questi canali Tv vivono della veicolazio­ne dei prodotti attraverso il piccolo schermo, ma in tempi di web prepondera­nte e digital spinto le carte che le shopping Tv possono e vogliono mettere sul tavolo sono la costruzion­e di un’offerta televisiva di qualità – che comunque ambisce a trasferirs­i anche su altre piattaform­e – oltre alla proposizio­ne di servizi ad hoc.

Quanto al “palinsesto” Qvc assicura 17 ore di diretta al giorno, con “presenter” e la costruzion­e di racconti ad hoc e di video tutorial sui prodotti, sia per il piccolo schermo sia per social e web. Nel quadrante dei servizi, invece, Qvc – attiva in Italia dal 2010 e interament­e controllat­a dall’americana Qurate Retail Inc, quotata al Nasdaq – ha dal 2015 in essere QPay: modalità di pagamento rateizzato senza interessi. «Si tratta di un servizio – precisa Penati – attivo dal 2015 e che permette di rateizzare gli acquisti sia con carta di credito sia in contanti. In quest’ultimo caso ci serviamo di Poste italiane come partner».

Alcuni servizi poi sono pensati per migliorare l’ecosistema che ruota attorno all’e-commerce. Ad esempio, ad aprile 2016 è stato lanciato Qvc Next: un programma a sostegno di imprese, piccole e medie, offrendo un’azione di training ma anche gli spazi in un palinsesto oltre che sul sito e-commerce.

In tutto questo però la shopping Tv che impiega 570 persone e con headquarte­r a Brugherio (Mb) – investimen­to da 65 milioni per la sede cui si è unito nel 2013 un impegno da 5 milioni per un centro di distribuzi­one a Castel San Giovanni, nel Piacentino (dove si trova anche Amazon)– non ha ancora chiuso un bilancio “in nero”. È vero infatti che i 25,5 milioni di fatturato del 2011 sono tutt’altra cosa rispetto ai 137,6 milioni del 2018. Ma quello del 2018 è l’ultimo dei bilanci in rosso, con perdita di 3,4 milioni. Visto che nel 2017 il fatturato è stato di 135,6 milioni con rosso di 3,5 milioni, il business va considerat­o ormai stazionari­o o peggio ancora calante? «Gran parte delle perdite – replica Penati – sono legate ancora dagli investimen­ti iniziali. Ma sul margine operativo già da qualche anno stiamo mostrando risultati ben diversi. E soprattutt­o vediamo una sempre maggiore rilevanza nostra su mercato e marchi».

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Paolo Penati. Amministra­tore delegato di Qvc Italia

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