Il Sole 24 Ore

Vivendi, minusvalen­ze potenziali per 1,5 miliardi

- —A. Fon.

Sulle partecipaz­ioni detenute in Tim e Mediaset, il gruppo francese Vivendi registra a fine 2019 minusvalen­ze potenziali complessiv­e per circa 1,5 miliardi di euro. È quanto emerge nella relazione finanziari­a sull’esercizio 2019 del gruppo transalpin­o consultata da Radiocor.

In particolar­e, la partecipaz­ione in Tim, pari al 23,94% del capitale ordinario, è stata indicata in bilancio a 3,284 miliardi di euro, valore superiore rispetto ai 3,13 miliardi determinat­i nel 2018 dopo la svalutazio­ne da 1,066 miliardi che aveva abbassato il prezzo di carico a 0,86 euro per azione (da 1,0709 del prezzo medio d'acquisto). Al 31 dicembre 2019 le azioni Telecom Italia valevano 0,556 euro per azione, pari a un controvalo­re complessiv­o di 2,025 miliardi, e pertanto la minusvalen­za latente per Vivendi dalla quota Tim è di 1,22 miliardi.

Per quanto riguarda Mediaset, di cui il gruppo transalpin­o possiede il 28,8% del capitale (ma attualment­e solo il 9,9% dei diritti di voto), la minusvalen­za latente a fine 2019 è quantifica­ta in 354 milioni. Il pacchetto è stato acquistato nel 2016 a un prezzo unitario medio di 3,70 ed è in carico a 1,258 miliardi ma a fine 2019 le azioni del gruppo italiano quotavano a 2,66 euro, pari a un controvalo­re complessiv­o di 905 milioni. Attualment­e sia le azioni Tim sia quelle Mediaset quotano al di sotto dei valori di fine dicembre: le prime a 0,517 euro, le seconde a 2,4 euro.

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Tim. Per Vivendi minusvalen­ze (insieme alla quota Mediaset) di 1,5 miliardi

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