Nasce l’Intelligence college
Nasce l’Intelligence college in Europe (Ice) con una lettera di intenti firmata mercoledì scorso a Zagabria che mette insieme 23 nazioni d’Europa. L’Ice è una piattaforma di discussione e analisi sui temi dell’intelligence. Alla firma per l’Italia c’era il prefetto Gennaro Vecchione, direttore del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza). L’iniziativa è stata lanciata il 5 marzo del 2019 dal presidente della Francia, Emmanuel Macron.
La lettera d’intenti rende il college operativo dal 1° marzo prossimo. Sono previsti tre tipi di modalità di azione: stimolare riflessione strategiche con incontri tra i partner; sollecitare nuove forme di analisi e valutazioni dei dossier anche per superare il rischio concreto dell’autoreferenzialità; rilanciare la cultura dell’intelligence. In questo quadro l’Italia, che ha parlato anche al panel ristretto sulle minacce odierne alla sicurezza nazionale, ha già avanzato due proposte. Un incontro/seminario che si terrà in autunno a Roma sulla minaccia cibernetica, sul 5G e sulle nuove tecnologie, tema dove possiamo vantare la recente approvazione del perimetro di sicurezza cibernetica. Ma da Roma è partita anche la proposta per la presidenza del College nel 2022.
Il Dis ha rappresentato l’impegno in Italia fin dall’introduzione della legge di riforma dei servizi (l. n. 124/2007) a trasmettere una nuova cultura della sicurezza ai cittadini, nelle università, ai giovani e alle imprese. Anche in questo senso va vista la presentazione lunedì prossimo a palazzo Chigi, alla presenza del premier Giuseppe Conte, della relazione annuale 2019 dell’intelligence.