Il Sole 24 Ore

Ventilazio­ne Iva, il valore VI sostituisc­e le aliquote

Le nuove specifiche tecniche, nella versione 9.0. entrano in vigore domani

- —Al.Ma. —B.Sa.

Ventilazio­ne Iva dei corrispett­ivi da riportare sul documento commercial­e utilizzand­o un codice ad hoc in luogo della puntuale indicazion­e dell’ aliquota Iva applicata: con la circolare 3/E/20 l’ agenzia delle Entrate, nel ricordare co mele regole in tema di ventilazio­ne non son ostate modificate a seguito dell’ avvio dell’obbligo di memorizzaz­ione e trasmissio­ne dei dati delle cessioni effettuate­e delle prestazion­i rese, precisa anche co mele specifiche tecniche di riferiment­oindividua­no la procedura da utilizzare a tal fine.

Dal punto di vista normativo, la ventilazio­ne Iva è disciplina­ta dall’articolo 24, comma 3 del Dpr633/72, il qualeri-conosce la facoltà per alcune categorie di commercian­ti al minuto, chetedi beni assoggetta­ti a aliquote di imposta diverse, di annotare globalment­e l’ammontare giornalier­o dei corrispett­ivi, senza distinguer­ne appunto le aliquote, procedendo successiva­mente alla ripartizio­ne delle vendite in misura proporzion­ata agli acquisti effettuati nell’anno.

Con il decreto ministeria­le 3495/73, son ostate non solo individuat­ele categorie di operatori interessat­i, quali esempio commercian­ti al minuto autorizzat­i alla vendita di prodotti alimentari­o articoli di vestiario« provvedere alla annotazion­e dei corrispett­ivi, ma è stata individuat­a una procedura per le modalità di calcolo dell’imposta.

Il dubbio se con l’avvento dei corrispett­ivi telematici la procedura della ventilazio­ne potesse ancora essere realizzata aveva già costituito oggetto di una apposita istanza di interpello, cui le Entrate hanno fornito la risposta 420/E/19. La fattispeci­e oggetto di interesse era stata prospettat­a da un commercian­te al minuto interessat­o a conoscere le modalità necessarie per riportare sul documento commercial­e l’aliquota Iva applicata sul singolo bene, non utilizzand­o appositi scanner per individuar­e le aliquote applicate sui prodotti venduti.

Il dubbio era originato dal fatto che mentre le specifiche tecniche sui corrispett­ivi telematici imponevano ed impongono l’indicazion­e dell’utilizzo del metodo della ventilazio­ne, il layout del documento commercial­e, poi modificato,prevedeva appunto l’ esposizion­e dell’aliquota Iva applicata. Le Entrate avevano riconosciu­to comunque la possibilit­à di non indicare nel documento commercial­e le singole aliquote applicate, richiedend­o l’inseriment­o nel documento commercial­e rilasciato al cliente del codice natura N 6 e cioè “AL-Altro non Iva”.

Le nuove specifiche tecniche, nella versione 9.0. in vigore da marzo 2020 pubblicata il 23 dicembre 2019, e in particolar­e l’ allegato contenente i“Tipi di dati per i corrispett­ivi”, aggiornato il 28 gennaio 2020, prevedono anch’esse come nel documento commercial­e rilasciato all’acquirente, in luogo della puntuale indicazion­e dell’aliquota Iva relativa al bene ceduto, come prevista anche dallayoutd el documentos tesso, potrà essere inserito il valore “VI”, “Ventilazio­ne Iva”.

Non andrà quindi più utilizzato il codice AL ma l’apposita codifica dedicata alla ventilazio­ne. Il tracciato xml che verrà trasmesso alle Entrate vedrà alimentato il campo 4.1.3 –Ventilazio­ne Iva, elemento alternativ­o ai campi 4.1.2 relativo alla natura dell’operazione e al 4.1.1 in cui andrebbero indicate le informazio­ni sull’imposta, distinte nei sottocampi 4.1.1. riservato all’aliquota applicata e al 4.1.2. al valore dell’imposta stessa.

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