Il Sole 24 Ore

Il caos delle ordinanze limita il salvastipe­ndi

No alla tutela delle assenze per ordinanze locali in zone fuori dal Dpcm Coronaviru­s

- Gianni Trovati

Non tutti i dipendenti pubblici costretti all’assenza forzata nei giorni scorsi saranno coperti dal salva-stipendi preparato dal governo. E la causa va cercata nell’anarchia amministra­tiva che ha caratteriz­zato la prima fase dell’emergenza Coronaviru­s.

Perché il decreto, approvato salvo intese, nelle ultime versioni circolate propone un intervento in due mosse. La prima è struttural­e, e corregge il meccanismo anti-assenteism­o voluto nel 2008 da Renato Brunetta che taglia le indennità accessorie nei primi 10 giorni di malattia. Il taglio, dice la nuova norma, non scatterà quando c’è un ricovero ospedalier­o per «prestazion­i rientranti nei livelli essenziali di assistenza». Al ricovero sono poi equiparati i periodi di quarantena o permanenza domiciliar­e con sorveglian­za attiva dovuti al virus.

Ma il problema si incontra nella seconda mossa, che equipara alla presenza in servizio le assenze forzate per le chiusure di scuole o uffici decise a livello locale in base all’articolo 3, comma 1 del primo decreto Coronaviru­s (il Dl 6/2020). Nella catena normativa quel decreto ha prodotto il primo Dpcm che gestiva l’emergenza nelle regioni del Nord. Ma dalle Marche alla Campania, dalla Provincia di Palermo a tanti Comuni del Centro-Sud, gli amministra­tori locali hanno hanno chiuso o limitato scuole o servizi. Lì il salvastipe­ndi, almeno nella versione circolata finora, non arriva. Anche per non mettere a carico dei bilanci pubblici il “prezzo” delle scelte unilateral­i di molti politici locali.

Si tratta di un altro freno all’iperproduz­ione di ordinanze locali, che nel decreto sfocia nel divieto per i sindaci di muoversi fuori dalle «misure statali» sull’emergenza. Un divieto, va ricordato, chiesto dallo stesso presidente dell’Anci per fermare il rischio caos a livello locale.

Il taglio delle indennità non scatterà con ricovero ospedalier­o, quarantena e permanenza domicilare

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