Obblighi ed esenzioni per il proprietario di due case
Mia moglie non possiede redditi da lavoro né da pensione ed è proprietaria al 50% della nostra casa di abitazione. Da febbraio 2019 è anche proprietaria al 50% di un’abitazione avuta per successione, per la quale ha pagato l’Imu.
Poiché la somma delle due rendite catastali supera l’importo di 500 euro, da quest’anno dovrà presentare la dichiarazione dei redditi?
L.D. - PIACENZA
Per il contribuente che possiede, anche pro quota, solo due immobili, sussiste l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi se l’immobile a uso abitativo (categorie catastali da A1 ad A11, escluso A10), ancorché non locato e assoggettato all’Imu, risulta situato nello stesso comune in cui si trova quello adibito ad abitazione principale. Il reddito della seconda abitazione concorrerà alla formazione della base imponibile dell’Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50 per cento (codice 3, colonna 12 «Casi particolari Imu», rigo RB1 del modello Redditi). L’obbligo di dichiarazione viene tuttavia escluso qualora il reddito complessivo (compreso quello dell’abitazione principale, che nel caso specifico è anch’esso pari alla metà della rendita) sia uguale o inferiore a 500 euro.
L’esclusione dall’obbligo dichiarativo si verifica anche se il secondo immobile non insiste nel medesimo comune dell’abitazione principale.
Si evidenzia infine che ricorre in ogni caso una condizione generale di esonero qualora sui redditi posseduti dal contribuente (al netto della deduzione per l’abitazione principale e delle sue pertinenze) risulti dovuta un’imposta pari o inferiore a 10,33 euro.