Ferrovie, primo accordo per la linea veloce Roma-Pescara
Siglato protocollo d’intesa per realizzare una linea veloce tra Lazio e Abruzzo
Svolta in arrivo per la questione ferroviaria abruzzese. L’ambizione è percorrere con il treno il tragitto Roma-Pescara in due ore e mezza, una linea che è quasi interamente ancora a binario unico. Il protocollo d’intesa firmato ieri, a Roma, al ministero dei Trasporti tra Regione Lazio, Regione Abruzzo, Mit e Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs Italiane) rappresenta il primo passo verso la realizzazione della linea ferroviaria veloce Roma-Pescara, così come preannunciato dalla stessa ministra Paola De Micheli nell’incontro ad Avezzano del 17 febbraio scorso.
Il protocollo
Obiettivo dell’accordo è la definizione di soluzioni progettuali per interventi di tipo infrastrutturale, tecnologico, operativo e organizzativo necessari per il miglioramento del collegamento ferroviario tra Roma e Pescara e, in particolare, per il potenziamento della frequenza dei servizi tra Pescara e Chieti e per la velocizzazione dei servizi nella tratta Roma-Avezzano. La ferrovia Roma-Pescara è una linea importantissima per il trasporto delle merci dal porto di Pescara verso Roma e Civitavecchia, un corridoio strategico tra est e ovest, la tratta fondamentale che lega la Spagna alla Croazia.
Dice il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: «La linea ferroviaria Roma-Pescara è stata abbandonata. Era stata costruita tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e non ha mai conosciuto investimenti seri per potenziarla e modernizzarla». Per arrivare da Roma a Pescara in treno ci vogliono 3 ore e 22 minuti nel tragitto più veloce e oltre 5 ore in altri tragitti. «Questo significa che è come non avere il treno» osserva Marsilio. «Per le merci continua Marsilio - è impossibile fare treni cargo che possono valicare le montagne con queste pendenze e con gli attuali carichi. Questa linea sarà tra le priorità del ministero da finanziare». L’obiettivo
è arrivare a collegare, nel giro di 5/6 anni, Roma e Pescara in circa due ore e mezza. E con ulteriori investimenti da reperire il tempo potrebbe ulteriormente scendere sotto le due ore.
Il ruolo di Rfi nel protocollo sarà tecnico: la società del gruppo Fs avrà il compito di tradurre in progetti efficaci da un punto di vista dei risultati ed efficienti da un punto di vista del costo le istanze che vengono dal territori. «L’Abruzzo - spiega Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi - chiede di essere collegato molto più velocemente con la Capitale. L’investimento a oggi del progetto complessivo vale circa 1,9 miliardi di cui 350 milioni sono già disponibili e ci stiamo concentrando sulla risposta alle istanze più urgenti: aumentare la quantità di treni tra Sulmona e Pescara, che si configura come un’area metropolitana estesa, e aumentare la velocità di percorrenza tra la Marsica e Roma, dove esiste un pendolarismo quotidiano che oggi con il treno non è molto efficace in termini di percorrenza. Vogliamo arrivare - conclude Gentile - a un’ora di percorrenza tra Avezzano e Roma e a un treno ogni mezz’ora tra Sulmona e Pescara».
Guasti a Roma e Torino
Sono giorni complicati per le ferrovie italiane. Ieri mattina un incendio scoppiato a Settebagni, alle porte della Capitale, sulla linea ad Alta velocità Roma-Firenze e un guasto nel nodo ferroviario di Torino (poi ripristinato verso le 9,20) hanno gettato nel caos la circolazione dei treni da Nord a Sud, sia sulla rete ad Alta velocità sia sulla rete convenzionale. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento. Le ripercussioni per i viaggiatori sono state pesanti, con cancellazioni di treni e ritardi medi di 60 minuti con punte di 120 minuti. Coinvolte sia le Frecce di Trenitalia, sia Italo, sia i treni regionali. Anche sulla linea Av Milano-Bologna, la stessa dove lo scorso 6 febbraio è deragliato il Frecciarossa Milano-Napoli nei pressi di Lodi, si è verificato intorno alle ore 10 un inconveniente tecnico agli impianti che ha rallentato la circolazione: i treni in viaggio hanno subito ritardi fino a 50 minuti. A Torino numerosi i convogli in ritardo oppure cancellati, per la rabbia dei pendolari. Nel pomeriggio, sulla direttissima ad alta velocità Roma-Firenze è stato riattivato il binario in direzione nord e in serata anche quello in direzione sud.