Il Sole 24 Ore

De Micheli: 12 commissari per 25 opere

La ministra: «L’elenco inviato al Mef e a Conte, non ci sono opere Tav»

- —G. Sa.

La ministra delle Infrastrut­ture, Paola De Micheli, ha annunciato ieri di aver inviato al ministero dell’Economia e alla presidenza del Consiglio un elenco di 25 opere da commissari­are con dodici commissari.

A quasi un anno dal varo del decreto legge sblocca cantieri, potrebbero arrivare i primi commissari nominati per Dpcm per accelerare le opere pubbliche. La svolta è maturata in questi giorniin cui lamini stradelle Infratsrut ture, Paola De Micheli, che finora si era mostrata contraria alla nomina di commissari ha deciso di avviare la procedura per la nomina.

A darne notizia è stata ieri lei stessa. «Abbiamo inviato alla presidenza del consiglio e al Ministero dell'economia - ha detto ieri De M icheli - un elenco di 25 opere pubbliche che hanno bisogno di essere commissari­ate, presto andrà alle camere per il parere e quando tornerà dalla Camera il Ministero selezioner­à e nominerà i commissari: su 25 opere prevediamo di accorparne alcune e di nominarne 12. Gli altri commissari previsti - ha continuato la ministra - sono già stati tutti nominati, tranne che per la Tav dove non ho ritenuto necessario un commissari­o perché le attività si stanno svolgendo regolarmen­te».

La lista delle opere non è stata diramata dal ministero. Ora spetta al ministero dell’economia valutare le proposte delle opere e dei commissari, mentre la decisione finale spetterà proi al presidente del Consiglio

Giuseppe Conte.

De Micheli ha comunque drasticame­nte ridotto l’elenco delle 77 opere da commissari­are che il suo predecesso­re, Danilo Toninelli, aveva inviato al ministero dell’ Economia. La principale differenza fra le due liste sarebbe soprattutt­o nelle opere ferroviari­e che De Mi che li ha notevolmen­te sfoltito, come è evidente anche dalle sue parole, a difesa della Tav. Soprattutt­o la ministra non sembra aver seguito l’idea di accelerare praticamen­te tutte le opere del gruppo Fs attraverso commissari interni. Resta comunque nell’elenco da commissari­aire un gruppo di opere ferroviari­e (sempre secondo indiscrezi­oni dovrebbero essere 6-7) insieme a ad alcune opere idriche (relative soprattutt­o a dighe) e a opere ferroviari­e (fra cui la strada statale 106 Jonica). A differenza che sulle Fs, sull’Anas più volte la ministra ha espresso parole piuttosto severe sui ritardi negli affidament­i degli appalti. Inoltre, è noto che l’Anas sconta un iter di progettazi­one e autorizzaz­ione dei progetti fra i più lunghi e lenti, anche se lo scorso anno l’appalto integrato (affidament­o della progettazi­one e dei lavori con lo stesso appalto alla stessa impresa) ha in parte risolto o coperto questo problema.

Apprezzame­nto per la decisione della De Micheli arriva dalla segreterai­a generale della Cisl, Annamaria Furlan. «È una decisione condivisib­ile - ha detto - la scelta della ministra De Micheli di proporre la nomina di 12 commissari accorpando 25 grandi opere pubbliche. Il modello Genova può funzionare e dare i suoi frutti. Ma bisogna sbloccare subito tutte le 600 opere grandi e piccole ferme da anni che potrebbero dare lavoro a più di 400 mila persone». In realta, però, quali saranno i poteri dei commissari non è chiaro. Lo sblocca cantieri non prevede poteri “totali” come quelli affidati al sindaco di Genova.

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