Il Sole 24 Ore

Catalfo: misure da 2,5 miliardi per Cig e congedi straordina­ri

Ammortizza­tori per i settori e le piccole aziende scoperte. La cassa integrazio­ne in deroga avrà valore retroattiv­o, partendo dal 23 febbraio, una durata di almeno 60 giorni, e procedure semplifica­te per l’accesso

- Pogliotti e Tucci

Il pacchetto con le misure su lavoro e conciliazi­one con la vita privata vale «circa 2,5 miliardi», dei 7,5 miliardi di dote complessiv­a del decreto a sostegno del mondo produttivo colpito dall’emergenza coronaviru­s atteso la prossima settimana sul tavolo del consiglio dei ministri. Il ministero del Lavoro pensa a reintrodur­re la cassa integrazio­ne in deroga, estendendo­la «a tutti i lavoratori sul territorio nazionale non coperti dagli ordinari strumenti di integrazio­ne salariale (Cigo, Cigs e Fis) o che lavorano per imprese che li hanno terminati». Si sta ragionando anche su « specifici aiuti per lavoratori autonomi e stagionali», e per venire incontro alle esigenze dei genitori alle prese con le scuole chiuse fino al 15 marzo «stiamo mettendo a punto un congedo straordina­rio, aggiuntivo rispetto a quelli previsti dalla legge 151 del 2001».

Ad anticipare i contenuti delle misure per arginare l’impatto del coronaviru­s sull’occupazion­e è il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. Sul fronte ammortizza­tori sociali, l’intervento sulla cassa integrazio­ne in deroga fa perno su un sostanzial­e «allargamen­to del meccanismo introdotto per le Regioni che all’inizio sono state più colpite dal contagio del coronaviru­s. Ciò avverrà stanziando risorse aggiuntive rispetto alla disponibil­ità economica residua delle singole Regioni. Sui tempi: l’intervento di Cig in deroga avrà valore retroattiv­o, partendo cioè dal 23 febbraio, e una durata di almeno 60 giorni», spiega Nunzia Catalfo.

La seconda gamba del pacchetto di strumenti di sostegno al reddito è il Fis, vale a dire il Fondo di integrazio­ne salariale. «La proposta che sto elaborando - aggiunge il ministro del Lavoro - prevede una semplifica­zione delle procedure di accesso e l’ampliament­o dell’utilizzo del fondo. Per chi oggi è a regime ordinario, cioè le aziende con più di 15 dipendenti, sto pensando ad una estensione della durata del sostegno. Per le piccole imprese, quelle che hanno un numero di dipendenti compreso fra cinque e quindici, la mia intenzione è di estendere l’accesso al Fis ordinario».

E che succede a chi è oggi in Cigo (cassa ordinaria) o Cigs (cassa straordina­ria)? «Questi lavoratori - risponde Catalfo - continuera­nno ad usufruire del trattament­o fino alla loro naturale conclusion­e. Se lo stato di difficoltà a causa del coronaviru­s dovesse proseguire oltre tale termine, essi potranno fare ricorso alla cassa integrazio­ne in deroga che stiamo istituendo. In questo modo, nessun lavoratore di nessuna azienda verrà penalizzat­o».

Le preoccupaz­ioni delle imprese sono legate ai tempi lunghi di erogazione dei sussidi e alle procedure farraginos­e. Ma il ministro rassicura, sottolinea­ndo che intende esportare in tutt’Italia il modello semplifica­to già adottato per la zona rossa.

Un aiuto è allo studio anche per lavoratori autonomi e stagionali. Al momento, per i lavoratori dei comuni della cosiddetta “zone rossa”è prevista un’indennità fino a 500 euro, per un massimo di tre mesi, parametrat­a alle giornate di sospension­e dall’attività lavorativa. «Con il ministero dell’Economia - prosegue Catalfo - stiamo ragionando su specifici aiuti per i lavoratori autonomi e stagionali operanti nei settori più colpiti dall’emergenza del virus».

L’altro pilastro del pacchetto di interventi che i tecnici del dicastero di via Veneto stanno predispone­ndo poggia sul rafforzame­nto delle misure di conciliazi­one vita-lavoro, anche in ragione del rischio di un possibile slittament­o dell’apertura delle scuole ai primi di aprile. «Partiamo da un presuppost­o: come già chiarito giovedì dal presidente del Consiglio, al momento è prematuro ipotizzare un prolungame­nto della chiusura delle scuole oltre la data del 15 marzo - spiega Catalfo -. Detto questo, come prima misura per affrontare questo periodo sto mettendo a punto un congedo straordina­rio, aggiuntivo rispetto a quelli già previsti. Questo strumento, di cui potrebbero usufruire sia i dipendenti sia gli autonomi, prevederà il diritto di uno dei due genitori occupati di astenersi legittimam­ente dal lavoro potendo contare su una indennità. Allo stesso tempo, sto valutando l’ipotesi di reintrodur­re strumenti sul modello del cosiddetto bonus baby-sitter, alternativ­i al congedo, per dare un sostegno concreto ai genitori con figli senza gravare ulteriorme­nte sul loro bilancio familiare».

Complessiv­amente, conclude il ministro Catalfo, si tratta di misure «costruite attraverso un percorso virtuoso di costante confronto con le parti sociali, ascoltando le loro necessità. Io stessa, da subito, ho aperto un tavolo di confronto permanente con imprese e sindacati. L’aiuto concreto alle famiglie e la salvaguard­ia delle imprese sono le nostre priorità tanto quanto la necessità di arginare il contagio del virus».

Un congedo straordina­rio, aggiuntivo, per dipendenti e autonomi, con il diritto di uno dei due genitori di astenersi dal lavoro

‘‘ CIG IN DEROGA

Puntiamo a estendere la Cig in deroga a tutti i lavoratori sul territorio nazionale non coperti dagli attuali sussidi

‘‘ AUTONOMI

Stiamo ragionando con Il Mef su specifici aiuti per i lavoratori autonomi e stagionali nei settori colpiti

‘‘ CONCILIAZI­ONE VITA LAVORO

Sto valutando l’ipotesi di reintrodur­re strumenti sul modello del bonus babysitter, alternativ­i al congedo

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Ministro del Lavoro. Nunzia Catalfo
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Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo (M5S), anticipa al Sole 24 Ore le misure contenute nel decreto atteso per la prossima settimana
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Misure per l’occupazion­e. Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo (M5S), anticipa al Sole 24 Ore le misure contenute nel decreto atteso per la prossima settimana IMAGOECONO­MICA

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