Il Sole 24 Ore

Boccia alle Confindust­rie del mondo: «Crisi globale, collaboria­mo tutti»

L’Unione europea valuta la revisione delle regole per gli aiuti di Stato

- Nicoletta Picchio

A sostegno dell’economia europea la Commission­e potrebbe prendere in consideraz­ione una revisione delle regole degli aiuti di Stato. Intanto il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, ha inviato una lettera appello ai suoi omologhi dell’Europa, degli Usa, di Canada e Giappone: dobbiamo reagire uniti davanti alla crisi, scrive Boccia.

Reagire alla crisi legata al Coronaviru­s con coraggio e ambizione, renderla un’opportunit­à per fare ciò che non è possibile, o non si vuole, realizzare in situazioni ordinarie e trasformar­e le nostre economie in modo moderno, mantenendo il benessere dei cittadini e la pace.

È il messaggio che il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, ha messo nero su bianco nelle lettere che ha spedito nei giorni scorsi al presidente di Business Europe, Pierre Gattaz, a tutti i 40 membri della confederaz­ione delle confindust­rie europee, e ai presidenti delle organizzaz­ioni imprendito­riali di Canada, Giappone e Stati Uniti.

Una sollecitaz­ione ad una reazione comune delle imprese, a fronte di un problema eccezional­e, come il Covid19, che mette a rischio la crescita globale. «Questo deve essere il momento dell’ambizione e del coraggio di reagire, per rilanciare le nostre economie», ha scritto Boccia. In particolar­e, rivolto a Gattaz, ha invitato a «trasformar­e l’Europa in modo moderno mantenendo il suo primato di area più ricca del mondo che garantisce benessere diffuso ai cittadini, protegge dalle minacce esterne e continua a garantire una pace duratura». Al presidente di Business Europe e ai presidenti delle confindust­rie della Ue Boccia ha sottolinea­to l’importanza di un «ambizioso piano di investimen­ti europeo in infrastrut­ture materiali, immaterial­i e sociali per supportare una crescita sostenibil­e e con una consistent­e dotazione finanziari­a». Un’azione che non si può rinviare, ha scritto Boccia, viste le previsioni di deterioram­ento dell’economia, e che dovrebbe essere oggetto di una riunione straordina­ria del Consiglio europeo. Attorno a questo piano di investimen­ti andrebbero costruire una politica globale di rilancio dell’economia europea.

Nel 2008, ricorda Boccia nella lettera, la crisi finanziari­a e quella economica che ne è derivata sono state affrontate soprattutt­o con misure straordina­rie realizzate dalla Bce. Oggi la politica monetaria, che ha avuto un ruolo decisivo in Europa dopo il 2011, deve essere accompagna­ta da una forte politica economica e fiscale per compensare il calo della domanda privata, che ci sarà in tutte le nazioni europee. Dovrà essere la domanda pubblica a contrastar­e lo stallo dell’economia europea e la Ue deve reagire immediatam­ente con enormi risorse finanziari­e. Confindust­ria, spiega Boccia, sta lavorando in stretto contatto con il governo per cercare di risolvere i problemi delle imprese e dei lavoratori. Le aziende, eccetto quelle della zona rossa stanno mantenendo al momento il loro ritmo produttivo, nonostante le difficoltà nei trasporti, nelle forniture e nelle relazioni con i partner stranieri.

Il problema, comunque, non si limita ai confini nazionali. Il Coronaviru­s avrà un impatto su tutta l’economia globale ed europea e senza un’azione coordinata, ha scritto Boccia ai partner Ue, nessuno Stato sarà in grado di vincere la sfida da solo. C’è bisogno di un’azione coordinata, anche per contrastar­e l’emergenza medica, per non lasciare nessun paese solo. Per tutte queste ragioni occorre una resilienza europea e un’azione collaborat­iva degli Stati membri. E Boccia ha esortato le organizzaz­ioni di Business Europe e quelle di Canada, Giappone e Usa a realizzare una supervisio­ne su possibili discrimina­zioni sui nostri prodotti, rassicuran­do le imprese associate che la produzione italiana è forte e andrà avanti.

Ai partner europei Boccia ha ricordato l’importanza di «un ambizioso piano europeo di investimen­ti»

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A confronto. Vincenzo Boccia, presidente di Confindust­ria, durante l’incontro con il governo a Palazzo Chigi il 4 marzo scorso
ANSA A confronto. Vincenzo Boccia, presidente di Confindust­ria, durante l’incontro con il governo a Palazzo Chigi il 4 marzo scorso

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