Il Sole 24 Ore

Asse Cdp-Eni-Fincantier­i sull’economia circolare

- —Ce.Do.

Se la rotta è quella indicata dal Piano nazionale energia e clima (Pniec) che punta ad accelerare la transizion­e verso un’economia a più basse emissioni di carbonio, i grandi gruppi sono pronti a fornire il loro contributo. Così ieri gli ad di Cassa depositi e prestiti, Eni e Fincantier­i - Fabrizio Palermo, Claudio Descalzi e Giuseppe Bono - che, in passato, avevano già firmato accordi in tal senso, hanno rinnovato la collaboraz­ione per mettere in pista progetti congiunti nell’economia circolare. L’asse a tre servirà, da un lato, a fronteggia­re il “marine litter”, l’inquinamen­to marino provocato per lo più dai rifiuti plastici abbandonat­i in mare e lungo le coste, e, dall’altro, a valorizzar­e i rifiuti urbani: in particolar­e, il “plasmix” (i materiali di scarto derivanti dal recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica), e il combustibi­le solido secondario (Css), frutto della raccolta indifferen­ziata. Con un filo rosso comune: favorire una “seconda vita” dei materiali recuperati.

Sempre ieri, poi, Cdp ed Eni hanno dato vita a una società comune, CircularIT, (partecipat­a al 51% da Cdp Equity e al 49% da Eni Rewind), che svilupperà impianti per la produzione di biocombust­ibili e acqua, a riutilizzo industrial­e e irriguo, sfruttando l’impiego della frazione organica dei rifiuti urbani (il cosiddetto “forsu”).

CircularIT svilupperà impianti per produrre biocombust­ibili e acqua sfruttando i rifiuti urbani

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