Atlantia posticipa il bilancio: titolo in picchiata
L’esame dei conti slitta al 28 aprile, l’assemblea è convocata per il 29 maggio Le azioni pagano anche lo stop ai contatti con F2i per il riassetto di Aspi
Dopo Autostrade, anche Atlantia posticipa il bilancio: l’esame dei conti slitta al 28 aprile. Il titolo crolla e perde il 5,37% dopo aver toccato -9%
In un mercato ancora fortemente penalizzato dall’emergenza Coronavirus, Atlantia ieri ha segnato un rosso del 5,37% a 17,795 euro. Durante la seduta le azioni sono arrivate a perdere oltre il 9%. Ad affossare il titolo ha contribuito, oltre alla generale situazione delle piazze finanziarie, la decisione, poi formalizzata in serata, di posticipare di un mese l’approvazione dei conti. Non solo, le indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore di ieri hanno dato ulteriore spinta alle vendite. In particolare, secondo quanto ricostruito nella serata di martedì scorso Gianni Mion, presidente di Edizione, ossia la holding della famiglia Benetton che tiene le redini del gruppo infrastrutturale, ha contattato i vari advisor per avvisarli che la trattativa con il fondo infrastrutturale F2i era interrotta. Sul tavolo c’era il piano per il conferimento dell’intera partecipazione di Atlantia in Aspi (pari all’88%) nel fondo in cambio di altri asset. Ora, invece, il negoziato sembrerebbe interrotto anche per le incomprensioni e il clima di diffidenza con il Governo. Con il quale, almeno a livello di società operative, si cerca di mantenere un canale di comunicazione per provare a trovare un’intesa che eviti la revoca della concessione.
Nel mentre, però, stante il generale clima di incertezza le due aziende hanno considerato opportuno rimandare l’esame del bilancio. Nel dettaglio Atlantia, dopo che già Aspi alla vigilia aveva assunto la medesima decisione, ha fatto sapere che, «in considerazione della deliberazione del consiglio di amministrazione della controllata Autostrade per l’Italia di differimento dei termini di approvazione» dei conti al fine di «acquisire un quadro completo per la redazione» dei risultati al 31 dicembre 2019, il board della controllante «ha deliberato di differire al 28 aprile 2020 la data della riunione consiliare per l’approvazione del progetto di bilancio di esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, avvalendosi del maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale». In virtù di questo l’assemblea degli azionisti di Atlantia, «originariamente prevista per il 28 aprile 2020, sarà conseguentemente posticipata in un’unica convocazione il 29 maggio 2020».
Lo stesso giorno dell’assise di Aspi che terrà invece il consiglio sui conti il 27 aprile. La speranza, evidentemente è che nell’arco delle prossime settimane lo scenario si chiarisca. Al momento la situazione è ancora piuttosto complessa. Il via libera definitivo al decreto Milleproroghe, che pure per diventare esecutivo ha bisogno di un ulteriore passaggio, ha indebolito ancora di più il profilo finanziario delle due aziende. Tanto che Moody’s è intervenuta nuovamente sul rating portandolo da Ba1 a Ba3, sebbene il giudizio fosse già a livello spazzatura. Questo va a complicare la bancabilità degli investimenti ma soprattutto pone una seria ipoteca sul futuro dell’azienda. La speranza, in ogni caso, è che ci sia ancora spazio di manovra con il Governo per trovare un’intesa che eviti lo stop alla concessione. L’offerta è sul tavolo dell’esecutivo che però, comprensibilmente, in questo momento ha ben altre priorità.
Intanto il cda di Atlantia ha cooptato Valentina Martinelli come consigliere non esecutivo della società. Martinelli, laureata in Economia aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha iniziato la sua carriera professionale nella società di revisione Arthur Andersen e dal 2003 è in Edizione dove attualmente ricopre il ruolo di responsabile delle aree amministrazione, bilanci e compliance.