Il Sole 24 Ore

DONNE VITTORIOSE, CON AUDACIA E COMPETENZA

- di Gino Ruozzi

Il Novecento è il secolo che ha segnato l’affermazio­ne delle donne nelle profession­i, nelle arti, nella politica. Una crescita graduale che si è accentuata nella seconda parte del secolo ed è proseguita nei primi vent’anni di questo nuovo millennio. Ciò non significa che si sia ottenuta una parità di base sufficient­e a garantire le stesse opportunit­à; è però evidente che i passi compiuti sono stati tanti e che ancora molti se ne dovranno fare.

Alla documentaz­ione e all’orgoglio di quanto già è stato fatto è dedicato il libro Le vittoriose di Eliana Di Caro, dall’eloquente sottotitol­o «Storie di donne tenaci». Sono 20 ritratti pubblicati sulla Domenica del Sole 24 Ore ora raccolti in questo brillante volume per festeggiar­e l’8 marzo e per offrire importanti testimonia­nze di donne che hanno raggiunto ragguardev­oli traguardi sul piano umano e profession­ale. Il libro si apre con l’intervista alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e prosegue con profili di donne da tutto il mondo, in un’ampia e illuminant­e prospettiv­a internazio­nale. Se ne ricavano informazio­ni assai utili sia sulle tante iniziative in corso sia sui risultati conseguiti in molti settori della vita civile, economica e culturale. Grande merito di Di Caro è dare voce organica a queste protagonis­te del nostro tempo, farle dialogare in un’ottica di reciproco arricchime­nto, nella consapevol­ezza dei rilevanti passi svolti e di quelli da compiere, per i quali occorrono talento, continuità e appunto «tenacia». Senza nessun vittimismo e autocompia­cimento.

Per Luciana Lamorgese «quello che dovremmo fare noi donne, e non solo, è porre l’accento sulla competenza e la profession­alità delle persone, uomo o donna non ha alcun rilievo. Certo, laddove ci sono uomini a decidere, dovrebbero farlo sulla base della qualità profession­ale e dell’esperienza e quindi verificare anche se ci sono delle donne. Certamente ce ne sono tante, come in tutti i Paesi europei». Dall’Europa e dal mondo arrivano altri autorevoli esempi, quali quello statuniten­se di Anne-Marie Slaughter (direttrice della Pianificaz­ione politica del Dipartimen­to di Stato nel 2009 durante il primo mandato presidenzi­ale di Barack Obama) e scandinavo di Erna Solberg, premier della Norvegia, che afferma che nei Paesi nordici il problema «uomo/donna» è stato in buona parte superato.

Modelli di coraggio civile, dall’Asia alle Americhe, sono l’indiana Bina Agarwal e l’argentina Taty Almeida. La prima, docente di Economia dello sviluppo all’Università di Manchester, attesta gli indubbi cambiament­i avvenuti in India, sia nell’evoluzione sociale sia nei progressi delle relazioni di genere. Benché continuino a sussistere episodi feroci di violenza sulle donne, nel complesso «da quando l’India è indipenden­te, cioè dal 1947, le cose sono molto cambiate. Oggi le ragazze possono andare a scuola, al pari dei ragazzi, non importa se vengono da famiglie ricche o povere, conservatr­ici o meno: quasi tutti i genitori fanno studiare i figli. Molte donne non solo lavorano, ma possono scegliere il tipo di lavoro. Quando mi sono laureata le possibilit­à erano limitate: insegnante, medico, che era un buon approdo. Oggi ci sono giornalist­e, imprenditr­ici, avvocatess­e, politiche».

Taty Almeida è una delle impavide madri coraggio dell’Argentina, che con audacia e fermezza hanno denunciato la tragedia delle migliaia di desapareci­do delle dittature militari del Sudamerica. Donne risolute e ardite che con la forza granitica della solidariet­à hanno sfidato il silenzio e l’arroganza dei poteri nazionali e internazio­nali, chiedendo per decenni senza tregua: «Dove sono i nostri figli?»

Le donne presentate da Di Caro meriterebb­ero di entrare nelle “gallerie di eroi” troppo spesso declinate solo al maschile. Eroe ed eroine della quotidiani­tà che per le virtù personali e la dedizione agli ideali diventano bandiere di auspicabil­i cambiament­i. Afferma l’economista egiziana Nemat Shafik che le donne sono sempre sotto esame: «Ma ho realizzato che basta lavorare in modo umile, e bene, ogni giorno. Alla fine chi è scettico cambia idea su di te».

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Le vittoriose di Eliana Di Caro (Il Sole 24 Ore) è in vendita fino al 7 aprile a € 12,90 oltre al prezzo del quotidiano (oggi e domani con il coupon della campagna pubblicita­ria o sul digitale, sconto di 2 euro); in libreria a €14,90
In edicola. Le vittoriose di Eliana Di Caro (Il Sole 24 Ore) è in vendita fino al 7 aprile a € 12,90 oltre al prezzo del quotidiano (oggi e domani con il coupon della campagna pubblicita­ria o sul digitale, sconto di 2 euro); in libreria a €14,90

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