Attentato a Tunisi nei pressi dell’ambasciata Usa
Un agente di polizia è rimasto ucciso in un attacco kamikaze, avvenuto ieri fuori dall’ambasciata statunitense a Tunisi. Altri quattro agenti e un civile, una donna, sono rimasti feriti. Morti i due attentatori: carichi di esplosivo, si sono fatti saltare a un check-point nei pressi di una rotonda che conduce alla rappresentanza diplomatica. Cercavano di introdursi nel complesso a bordo di una moto.
Il ministro dell’Interno, Hichem Mechichi, ha affermato che l’obiettivo dell’attacco era la polizia tunisina e non l’ambasciata Usa, dando una chiave di lettura interna dell’attentato. Italia e Unione Europea hanno condannato l’attacco.
I responsabili sono stati rapidamente identificati dagli investigatori: sarebbero due giovani tunisini, uno di 27 e uno di 29 anni,conosciuti dalle forze dell’ordine, già condannati per reati di terrorismo, tornati in libertà ma con divieto di espatrio.
L’attentato di ieri riporta il tema della lotta al terrorismo in cima alla lista delle priorità del nuovo governo del premier Elyes Fakhfakh, già alle prese con impegnative sfide di carattere economico e sociale.
PISTA INTERNA Secondo il Governo, l’obiettivo degli attentatori era la polizia tunisina e non la sede diplomatica statunitense L’Italia condanna l’attacco