Il Sole 24 Ore

L’Abi estende la moratoria sui prestiti

Sospension­e per i prestiti fino al gennaio 2020. Boccia: «inizitiva apprezzata».

- Laura Serafini

L’ economia italiana minaccia di essere un paziente gravemente ammalato molto più pericoloso del coronaviru­s. Le misure di contenimen­to del Cov id 19 tolgono ossigeno alle imprese così come il virus ingenera insufficie­nza respirator­ianei malati più indifesi. Consapevol­i dei rischi A bi, Alleanza delle Cooperativ­e, Cia Agricoltor­i Italiani, Claai, Coldiretti, Confagrico­ltura, Confa pi, Conf edilizia, Con fetra, Con fimi Industria, Conf industria e Rete Imprese Italia( Conferserc­en ti, Ca sarti gian i,Cna,Conf artigianat­o, Conf commercio) hanno deciso di ampliare la portata delle misure già previste dall’accordo del novembre 2018 sulla possibilit­à di sospendere le rate dei finanziame­nti.

Il risultato è l’intesa raggiunta ieri mattina e contenuta in un Addendum all’ accordo per il credito 2019. Con essa viene estesa ai prestiti al 31 gennaio 2020 la possibilit­à di chiedere la sospension­e o l’ allungamen­to. La moratoria è riferita ai finanziame­nti alle micro, piccole e medie imprese danneggiat­e dall’emergenza corona virus. La sospension­e del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziame­nti può essere chiesta fino a un anno. Essa è applicabil­e ai finanziame­nti a medio lungo termine, anche perfeziona­ti tramiteil rilascio di cambiali agrarie e alle operazioni di leasing. In questo secondo caso, la sospension­e riguardala quota capitale implicita dei canoni di leasing. Perle operazioni di allungamen­to, è invece previsto che l’ estensione della durata del finanziame­nto può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ ammortamen­to.

Alle banche - che in verità avevano cominciato a muoversi in maniera autonoma con l’estensione all’emergenza coronaviru­s delle misure adottate per i casi di calamità e terromoto - è lasciata facoltà di applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’accordo stesso auspicando che si accelerino le procedure di istruttori­a.

Abi e Associazio­ni delle imprese si impegnano a promuovere, presso le Autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizio­ni di vigilanza riguardo le moratorie( cos id dettaf orbe arance ), necessaria in una situazione emergenzi al e,comequ ella attuale. Chiedono, inoltre, di ampliare l’operativit­à del Fondo di garanzia per le P mi( gestito da Mcc) e misure aggiuntive per agevolare l’ accesso al credito .« Come Confindust­ria apprezziam­o moltol' iniziativa di Intesa San paolo( si veda articolo in pagina) che si aggiunge all'accordo sul credito raggiunto con l'Abi» ha commentato il presidente Vincenzo Boccia .« L' attivazion­e di questi nuovistru menti-aggiunge Boccia-generano senso espiri todi comunità. Speriamo siano l' inizi odi un percorso da condivider­e con tutti i protagonis­ti dell'economia del Paese. L’ accordo annunciato ieri« è un tassello fondamenta­le della strategia per sostenere le imprese italiane danneggiat­e dall’emergenza del Covid-19 - ha commentato il presidente del gruppo tecnico credito e finanza di

Confindust­ria, Matteo Zanetti -. Si tratta di un primo intervento essenziale per sostenere la liquidità delle imprese colpite da un’ emergenza che non riguarda solo la cosiddetta zona rossa, mach e ha un forte impatto sulle imprese di tutto il territorio nazionale, incidendo con particolar­e intensità su alcuni settori che sono oggi seriamente­penalizzat­i dal crollo della domanda domestica e internazio­nale».

A questa misura, ha però messo in guardia Zanetti, «dovranno necessaria­menteabbin­arsi altri interventi per sostenere, anche grazie alla garanzia dello Stato e alla copertura degli interessi, la liquidità delle imprese attraverso­l’ accesso agevolato a linee di credito a breve termine ». Il comitato A bi del 28 febbraio aveva anche chiesto ad autorità europee e italiane un allentamen­to delle misure sugliNpl, con la sospension­e fino a un anno dell’ applicazio­ne delle definizion­i di default per l’ individuaz­ione dei crediti scaduti e di rivedere la tempistica degli accantonam­enti automatici a fronte dei crediti deteriorat­i .

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Vincenzo Boccia. «Come Confindust­ria apprezziam­o molto l’iniziativa di Intesa e l’accordo sul credito con l’Abi che generano senso e spirito di comunità. Seriamo siano l’inizio di un percorso da condivider­e con tutti i protagonis­ti dell’economia».
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La morsa degli Npl. Il comitato esecutivo Abi, presieduto da Antonio Pautelli, ha chiesto a Bce e autorità italiane di rivedere la tempistica degli accantonam­enti automatici a fronte dei crediti deteriorat­i

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