Il Sole 24 Ore

Burgo riparte con il boom del commercio online

Lo storico gruppo cartario ha ritrovato la via della crescita con la conversion­e della produzione nel riciclo e nell’imballaggi­o. Un modello strategico che è stato seguito anche da altri gruppi

- Jacopo Giliberto

Metti nel carrello, clic; così le cartiere italiane, come il gruppo Burgo ma non soltanto, cambiano la produzione per seguire l’evoluzione della società. L’ecommerce — gli acquisti fatti a distanza con l’app, con il mouse o con il touch — cambia le forme della società e dell’industria: una ricerca di Netcomm e Comieco stima in 20 milioni i pacchi al mese - pacchi da confeziona­re in modo adeguato al trasporto - e ciò sposta la domanda di carta verso il cartoncino ottenuto da carta straccia. Al tempo stesso la digitalizz­azione sposta le riviste e i giornali verso il supporto informatic­o; le pubblicazi­oni si assottigli­ano, i quotidiani riducono le tirature e si convertono alle copie digitali, in Italia non si produce più carta per giornale. Questo articolo è stampato su carta prodotta nel Nord Europa.

Così la Burgo, controllat­a al 50,59% dal gruppo cartario vicentino Marchi con il 22,12% di Mediobanca, si sposta verso carte e cartoncini per imballaggi­o. «Nel 2018 - spiega Ignazio Capuano, amministra­tore delegato e da poche settimane eletto a presidente della Cepi, la confederaz­ione europea dell’industria cartaria - abbiamo avviato la conversion­e al segmento del riciclo e dell’imballaggi­o la Cartiera di Avezzano, in Abruzzo, che era specializz­ata nelle carte grafiche la cui domanda era sempre più marginale. La cartiera è entrata a regime da poco con 200mila tonnellate di cartone per ondulatori. Il secondo passaggio continua l’amministra­tore delegato è stata la decisione di convertire pochi mesi fa lo stabilimen­to di Verzuolo, nel Cuneese. La cartiera produceva 400mila tonnellate l’anno di carte meccaniche per riviste, cataloghi, depliant; a regime produrrà 600mila tonnellate di carte per ondulatori, è l’impianto tra i più grandi d’Europa».

Le stime dicono che da anni in tutto il mondo crollano i consumi di carta per giornale, nell’ordine del 13% annuo, «mentre in Italia - precisa Capuano - il declino è meno accentuato. I dati relativi al mese di novembre parlano di una perdita del 2% in Italia».

Il percorso della Burgo è ormai delineato. Prima destinava al segmento grafico circa il 75% della produzione della dozzina di cartiere tra Italia ed estero (il nucleo più rilevante nel Triveneto). Con il fatturato 2018 sugli 1,8 miliardi e 3.500 dipendenti per 2 milioni di tonnellate di carta prodotta, oggi il segmento degli imballaggi e le carte speciali acquistano sempre più importanza mentre le carte grafiche, oggi al 70%, si stanno riducendo. «In prospettiv­a prevede Capuano - vediamo un obiettivo diviso in tre parti uguali tra carte per grafica e stampa, carte speciali con nuovi materiali per imballaggi­o innovativo e infine carta per ondulatori».

Un percorso simile è stato seguito anche da altri gruppi cartari, come la trevisana Progest che sta riavviando con il cartoncino da riciclo la storica Cartiera di Mantova che produceva carta da giornale.

Secondo le stime di uno studio presentato pochi mesi fa dal Politecnic­o di Milano con Osservator­i.Net e con Netcomm, il valore degli acquisti online sfiora nel 2019 i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018, l’incremento in valore assoluto più alto di sempre (4,1 miliardi di euro).

Nel contempo Comieco, il consorzio di raccolta e riciclo della carta che in marzo organizza gli eventi del «Mese del Riciclo», ha censito nel 2018 la raccolta di 3,4 milioni di tonnellate di carta dalla raccolta differenzi­ata. L’Italia si trova in una condizione di surplus di materia prima da riciclo, di mercato in crescita e al tempo stesso di deficit produttivo. Sono pochi gli impianti di ricupero e riciclo, a cominciare dalle cartiere; un fenomeno peraltro comune a tutte le altre materie prime ottenute dalle raccolte differenzi­ate, come la plastica.

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IGNAZIO CAPUANO Amministra­tore delegato del gruppo Burgo

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