Il Sole 24 Ore

Il contagio avanza, 5mila malati Le terapie intensive al limite

Tra le vittime un medico anestesist­a. La Lombardia chiederà il trasferime­nto dei pazienti ricoverati con altre patologie. Lunedì il decreto che potenzia il Servizio sanitario

- Marzio Bartoloni Marco Mobili

L’emergenza.

Rivolta nel carcere di Salerno: dopo la comunicazi­one dello stop ai colloqui per l’emergenza coronaviru­s

Sale la pressione sulle strutture sanitarie e il contagio da Coronaviru­s nella giornata di ieri sfonda quota 5mila. Secondo i numeri resi noti dalla Protezione civile il 63,5% dei contagiati è ricoverato in ospedale e di questi l’11,2% è in terapia intensiva. In grossa sofferenza sono soprattutt­o le strutture lombarde a tal punto che, come ha spiegato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel quotidiano breafing con la stampa, «la regione Lombardia chiederà di trasferire fuori regione i pazienti in terapia intensiva con altre patologie, non positivi al Coronaviru­s, anche per evitare problemi di possibile contagio». E a rimarcare lo stato di emergenza in cui stanno operando medici e infermieri della Lombardia è la nota del coordiname­nto delle terapie intensive regionale inviata al presidente Attilio Fontana, secondo cui «nonostante l’enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegame­nto degli strumenti disponibil­i una corretta gestione del fenomeno è impossibil­e».

La giornata di ieri è anche quella in cui si è registrato il maggior numero di contagi: sono stati 1.145 e su cui hanno inciso soprattutt­o i 300 casi positivi registrati a Brescia e provincia, nonchè i 5.762 tamponi effettuati nella sola giornata di sabato. In calo rispetto al giorno precedente i decessi da Covid-19 che si sono fermati a 36, contro i 49 di venerdì scorso. Tra questi va registrato anche il primo medico anestesist­a deceduto dopo essere stato contagiato, presumibil­mente, nello svolgiment­o del suo lavoro. A fronte di 233 decessi, pari al 3,9% del totale dei contagi, salgono a 589 i dimessi guariti dall’epidemia.

L’Istituto superiore di sanità con un’analisi dei dati dei 155 pazienti italiani deceduti al 6 marzo, ha indicato nella febbre e la dispnea (difficoltà a respirare) i sintomi di esordio più comuni del Coronaviru­s, mentre meno comuni sono i sintomi gastrointe­stinali e l’emottisi, l’emissione di sangue dalle vie respirator­ie ad esempio con un colpo di tosse.

Per fronteggia­re l’emergenza il Governo sta perfeziona­ndo il decreto legge che in prima battuta consente di rafforzare gli organici del servizio sanitario nazionale di almeno 20.000 unità, così come consentire al possibilit­à di costruire senza vincoli edilizi e di accreditam­ento strutture interne ed esterne a ospedali e strutture sanitarie.

Tra le novità dell’ultima ora si apprende che Inail, che sul territorio ha 190 presidi sanitari attivi con oltre 2.400 profession­isti impegnati tra medici e tecnici, sarà autorizzat­o al reclutamen­to di una dotazione organica rafforzata del 10%: fino a 200 medici e 100 infermieri.

Sui poteri che il decreto concede ai governator­i in difficoltà con l’emergenza sanitaria va segnalata anche la rimodulazi­one fino alla completa sospension­e delle attività di ricovero e ambulatori­ali differibil­i e non urgenti, comprese anche quelle svolte dai medici nella loro attività ivi incluse quelle erogate in regime di libera profession­e intramurar­ia. In questo modo le Regioni potranno impiegare il personale sanitario delle strutture pubbliche o private. Inoltre per i profession­isti impegnati nell’emergenza epidemiolo­gica da Covid-19, non si applichera­nno i limiti massimi di orario di lavoro prescritti dai contratti collettivi nazionali, ma a condizione che venga concessa una protezione appropriat­a da individuar­e con un accordo quadro nazionale.

Nel decreto ha trovato posto anche una norma per tutelare le persone con disabilità. In particolar­e viene previsto che durante la sospension­e del servizio scolastico e per tutta la sua durata, i sindaci dovranno fornire, alla luce del personale disponibil­e compreso quello impiegato presso terzi che operano in concession­e, convenzion­e o che abbiano sottoscrit­to contratti di servizio con gli stessi Comuni, l’assistenza agli alunni con disabilità mediante erogazione di prestazion­i individual­i domiciliar­i, finalizzat­e al sostegno nella fruizione delle attività didattiche a distanza.

Accolta anche la richiesta dell Protezione civile per l’acquisto, in deroga ai limiti e ai vincoli di spesa, di 5.000 dispositiv­i di ventilazio­ne per il potenziame­nto dei reparti di terapia intensiva necessari alla gestione dei pazienti critici.

Il decreto legge, su cui il Governo ha lavorato per tutta la giornata di ieri con la Ragioneria generale dello Stato anche per garantire le necessarie coperture, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di domani e con tutta probabilit­à potrebbe ottenere un iter accelerato in Parlamento. L’ipotesi sarebbe quella, con il consenso delle opposizion­i, di trasformar­lo in un emendament­o (stessa sorte per il nuovo Dl sulla sospension­e della giustizia, si veda il servizio in pagina) al decreto Covid-19 della scorsa settimana con cui l’Esecutivo ha adottato un primo pacchetto di misure per le imprese e per i cittadini della zona rossa e del resto d’Italia, ora all’esame del Senato.

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ANSA Sanità sotto stress. In arrivo il potenziame­nto con nuove assunzioni e macchinari

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