Il Sole 24 Ore

Smart working avanza nelle grandi imprese

Permessi retribuiti e ferie immediate come prima risposta all’emergenza

- Cristina Casadei

Nelle grandi aziende, la parola d’ordine con i genitori è flessibili­tà. Con la chiusura delle scuole, dovuta all’emergenza sanitaria del Covid-19, nella quotidiani­tà di milioni di famiglie è arrivato lo smart schooling o smart learning. Anche per aiutare mamme e papà, le aziende che lo avevano già introdotto hanno potenziato al massimo lo smart working, che sta progressiv­amente perdendo il limite di uno o due giorni alla settimana. I due strumenti, soprattutt­o per chi ha figli piccoli, non sono completame­nte compatibil­i perché il lavoro chiede concentraz­ione e i bambini chiedono attenzione. E, dal momento che i più a rischio in questa emergenza sanitaria sono gli over 65, anche il welfare dei nonni è in una certa misura fuori gioco. Così è soprattutt­o il welfare privato, in attesa che il Governo prenda decisioni, a fare la sua parte per fronteggia­re l’emergenza anche con permessi retribuiti, ferie autorizzat­e immediatam­ente, orari molto flessibili e mettendo in campo tutti i servizi che sono previsti dalla contrattaz­ione di primo e secondo livello. Ma vediamo nel dettaglio alcune storie di grandi imprese.

Smart working e voucher baby sitter

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, Eni oltre allo smart working, sta adottando la massima flessibili­tà, «con ogni singolo caso che viene opportunam­ente gestito dai responsabi­li di unità», assicura la società. Nel welfare Eni c’è poi la possibilit­à di convertire parte del premio di partecipaz­ione in flexible benefit, quali servizi di assistenza ai familiari e supporto nella cura e nelle attività scolastico-ricreative dei figli. Da Enel oltre al potenziame­nto dello smart working, ricordano di aver già attivato da tempo una serie di iniziative e servizi per venire incontro alle esigenze familiari dei colleghi: «Tra quelli più utili in questo periodo ci sono i servizi convenzion­ati di baby sitter, badanti o aiuto compiti, nonché quello della spesa a domicilio. I costi possono essere portati a rimborso con il sistema di welfare, con uno sgravio dei costi del 20% e un premio aggiuntivo di Enel del 15%. Quindi con un minor costo totale del 35%».

Banca delle ore e permessi retribuiti

Il contratto nazionale dei bancari e tutta la contrattaz­ione di secondo livello di settore offrono numerosi strumenti che si stanno rivelando utili in questa fase, dalla banca delle ore ai permessi retribuiti, alla solidariet­à volontaria. Intesa Sanpaolo ha incrementa­to lo smart working che oggi riguarda 19mila colleghi in

Italia e 3.500 all’estero, intervenen­do anche con dotazioni aggiuntive di Pc. La possibilit­à di lavorare in remoto, oltre agli strumenti di welfare nazionale e di gruppo, come per esempio i recuperi di banca delle ore, la solidariet­à volontaria, la banca del tempo stanno facilitand­o anche l’esigenza di assistere i figli a casa da scuola. UniCredit per aiutare i dipendenti a gestire situazioni familiari di particolar­i difficoltà nelle zone rosse e gialle ha adottato il flexible working. Quando il lavoro a distanza non è possibile, dalla banca spiegano che vengono riconosciu­ti permessi retribuiti per aiutare a fronteggia­re situazioni eccezional­i come quella rappresent­ata dalla chiusura delle scuole, in riferiment­o ai figli di minore età. Tutto questo ovviamente avviene previa valutazion­e e approvazio­ne dei responsabi­li. In ogni caso il gruppo di piazza Gae Aulenti ha dato la disponibil­ità ad estendere il flexible working anche per più giorni alla settimana in tutte le aree, ove necessario. Banco Bpm sta andando incontro alle richieste delle colleghe e dei colleghi con tutte le forme di flessibili­tà possibili previste dalla banca, per soddisfare le diverse esigenze. Alcuni esempi sono l'ampliament­o dello smart working, la flessibili­tà degli orari in entrata e in uscita, i permessi retribuiti. Da illimity, la banca fondata di Corrado Passera, tutti stanno facendo smart working e il wallet previsto dal secondo livello di contrattaz­ione consente anche di acquistare

servizi di baby sitting e cura.

Orari flessibili e giornate a casa per organizzar­si

Allianz per facilitare tutti i dipendenti interessat­i dall’improvvisa decisione di chiusura delle scuole e consentire loro di organizzar­si anche per le settimane successive i lavoratori con figli piccoli (fino alle elementari), hanno avuto la possibilit­à di restare a casa dal 25 al 28 febbraio, senza uso di ferie e permessi personali. Allianz ha anche concesso ai dipendenti, in caso di necessità, l’uso di ferie, permessi da subito autorizzat­i e possibilit­à di entrare in azienda fino alle ore 10,30 e di uscire a partire dalle 16, senza uso di permessi personali. A queste misure la compagnia assicurati­va ha aggiunto due ulteriori giorni di permesso speciale per restare a casa con i bimbi, al netto di eventuali future misure diverse adottate dal Governo. In Accenture, che in Italia ha 16mila addetti, le attività lavorative continuano, ma la società di consulenza sta attuando il più possibile modalità di lavoro flessibile per rispondere alle esigenze di bilanciame­nto vita-lavoro delle persone, anche alla luce della chiusura delle scuole. Da Bcg smart working al cento per cento per tutti e possibilit­à, attraverso la piattaform­a welfare, di accedere ai servizi di assistenza e cura ai bambini sotto i 14 anni. Molti gli strumenti, in tutti i casi la risposta è stata immediata tanto quanto l’emergenza.

Il Welfare familiare in netta difficoltà con gli over 65enni ora costretti a vivere in isolamento

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