Il Sole 24 Ore

Team multidisci­plinari per le indagini in azienda

L’attività di «corporate investigat­ion» rafforzata con esperti di lavoro, penale e privacy. Richieste su antitrust, corruzione e whistleblo­wing

- Marta Casadei

Cresce l’interesse degli studi legali italiani verso il corporate investigat­ion, segmento che include tutte le indagini aziendali avviate su input di enti esterni - come, per esempio, un’autorità sovranazio­nale - oppure dietro sollecitaz­ioni interne, come le segnalazio­ni dei dei whistleblo­wer. Casi in continuo aumento, complice la sempre maggiore sensibilit­à sui temi e il proliferar­e di regole che riguardano direttamen­te le imprese.

Per aiutare le aziende a gestire questo tipo di problemati­che, gli studi legali stanno strutturan­do veri e propri team dedicati. Lo ha fatto da qualche mese Lca Studio Legale, fondato nel 2004. A dirigere il team, che conta quattro profession­isti senior e, in totale, circa 12 persone, è proprio uno dei soci fondatori, l’avvocato Andrea Carreri: «La Corporate investigat­ion è una macroarea che include molte discipline, materie di cui ci occupiamo da anni. Il nostro compito è quello di assistere le imprese nel caso di investigaz­ioni interne oppure esterne. Tra i casi che affrontiam­o più di frequente ci sono procedure - per esempio anti-dumping o counterval­ing duties -aperte dall’amministra­zione Usa nei confronti di una società americana che poi hanno riflessi su una controllat­a con sede in Italia. Poi ci sono le investigaz­ioni avviate dalle Authority europee o italiane, come l’Antitrust e la Consob», continua Carreri.

Gestire queste procedure non è semplice: «Sono casi complessi che, spesso richiedono l’armonizzaz­ione di normative di Paesi differenti e abbraccian­o segmenti diversi del diritto. Vanno affrontati da un team che combina specializz­azioni diverse: dal corporate regulatory al diritto del lavoro, passando per il diritto penale e la protezione dei dati», chiosa.

I team multidisci­plinari

La multidisci­plinarietà è una delle caratteris­tiche chiave dei team che crescono negli studi legali italiani. È d’accordo Raffaella Quintana, patrner Litigation&Regulatory di Dla Piper, dove è a capo del team White collar crime, composto da oltre 20 profession­isti tra Roma e Milano: «Non siamo dei “tuttologi”: in buona parte dei casi lavoriamo in affiancame­nto con gli specialist­i

Avvocati al lavoro per accompagna­re le realtà anche piccole verso la compliance con il modello 231

Questi casi sono complessi e implicano spesso l’armonizzaz­ione di più normative di vari Stati

delle varie materie (e fare parte di uno studio full-service, naturalmen­te, rende questo molto più semplice, ma, almeno per come noi intendiamo il nostro lavoro, è necessario che le norme che completano di contenuto tecnico la fattispeci­e penale non siano per noi sconosciut­e», dice Quintana.

Tra i casi che il team di Dla Piper - pionere nel settore: ha iniziato a lavorare su queste tematiche già 20 anni fa - si trova ad affrontare ci sono principalm­ente «tutto cio che implica la responsabi­lità penale di chi agisce per l’impresa o, comunque, in ambito economico: dai casi di corruzione o frode ai dati della pubblica amministra­zione a quelli di bancarotta o false comunicazi­oni social, dai reati tributari alle violazioni delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro o ambientali», dice Quintana.

ll primo ruolo dello studio legale, in concreto, è quello di affiancare l’azienda nella valutazion­e del caso.

Lo spiega Ilaria Curti, da febbraio Counsel Internal Investigat­ions in Portolano Cavallo: «Noi veniamo contattati per affrontare con l’azienda l’approfondi­mento di possibili illeciti, quali casi di corruzione o frodi interne, di cui la società viene a conoscenza anche attraverso canali di whistleblo­wing: prendiamo in esame la segnalazio­ne, analizziam­o documenti e intervisti­amo le persone informate dei fatti, per poi stilare un report e suggerire azioni di rimedio. Ma aiutiamo anche le imprese sul fronte compliance».

La compliance aziendale

Il tema della conformità alla normativa (per le aziende italiane lo strumento chiave è il modello 231/2001) e della prevenzion­e dei reati è molto importante: «Le società più piccole non hanno ancora sviluppato una sensibilit­à elevata sul tema - continua Curti - e il nostro compito è quello di affiancarl­e e aiutarle anche nella predisposi­zione del modello 231».

Il team Portolano Cavallo, con sei profession­isti senior, è fresco di costituzio­ne: «L’attività di Corporate investigat­ion - conclude Curti - è sempre più richiesta dalle aziende e questo ha avuto un inevitabil­e riflesso sul mercato. Se poi confrontia­mo lo scenario italiano con quelli americano, inglese o tedesco, già più avanzati, c’è grande spazio di crescita».

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Sempre più studi legali creano in ITalia squadre di avvocati impegnati sulla corporate investigat­ion
Interesse in crescita. ADOBESTOCK Sempre più studi legali creano in ITalia squadre di avvocati impegnati sulla corporate investigat­ion

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