Il Sole 24 Ore

Possibile dribblare la copertura integrale

- — Emanuele Quercetti Il testo integrale dell’articolo su: quotidiano­entilocali.ilsole24or­e.com

Per quanto concerne la compilazio­ne del Pef, la delibera Arera n. 57/2020 ribadisce che chiunque sostenga costi che ricadono nel perimetro delle voci del servizio è tenuto a compilare la sua quota parte del Pef (una sorta di co-gestori). Sarà poi a cura dell'ente territoria­lmente competente assemblarl­i per singolo comune. Tra le altre indicazion­i, viene data facoltà all'ente competente, ai fini dell'equilibrio economico finanziari­o, di indicare le componenti di costo ammissibil­i in base alla disciplina tariffaria che non si ritengono di coprire integralme­nte, per verificare la coerenza con gli obiettivi definiti. Dunque, l'ente potrebbe decidere non solo di inserire nel Pef voci separate fuori perimetro da inserire nelle tariffe Tari, ma anche di non coprire al 100% dei costi del Pef in modalità Mtr. Il secondo chiariment­o riguarda la validazion­e del Pef da parte dell'ente territoria­lmente competente: Arera approverà questo Pef integralme­nte o proporrà modifiche, ribadendo che il Pef validato dall'ente territoria­lmente competente non sarà mai annullato ma solo, in caso, modificato. Infine, il terzo aspetto relativo al rafforzame­nto dei meccanismi di garanzia introduce un'interessan­te quanto preoccupan­te novità. Infatti, «In caso di inerzia del gestore, l'ente territoria­lmente competente provvede alla predisposi­zione del piano economico finanziari­o sulla base degli elementi conoscitiv­i a disposizio­ne, compresi i valori dei fabbisogni standard o il dato del costo medio di settore come risulta dall'ultimo Rapporto dell'Ispra, e in un'ottica di tutela degli utenti.

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