Il Sole 24 Ore

Le priorità: bollette, liquidità e Cig

Uffici dell’Authority per l’energia al lavoro per sciogliere i dubbi normativi

- Celestina Dominelli

L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) è alle prese con il nodo della sospension­e delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti, previsto dal decreto legge del 28 febbraio che conteneva le prime misure di sostegno per le famiglie e le imprese delle aree più colpite dall’epidemia di coronaviru­s. Una boccata d’ossigeno, chiesta a gran voce soprattutt­o dalle piccole e medie aziende del territorio, che, secondo l’impostazio­ne fissata originaria­mente dal Dl, sarebbe dovuta scattare per due mesi, fino al 30 aprile, in favore della cosiddetta zona “rossa”, vale a dire gli undici Comuni tra Lombardia e Veneto in cui inizialmen­te il Covid-19 si è manifestat­o con maggiore virulenza.

Ora, però, le ultime determinaz­ioni assunte dall’esecutivo, a partire dal decreto firmato dalla presidenza del Consiglio domenica scorsa, hanno via via modificato il perimetro geografico in cui calare le misure definendo di volta in volta un’area sempre più ampia, la “zona arancione”, che è arrivata a includere progressiv­amente l’intero territorio nazionale.

Da qui, dunque, la necessità per l’Authority presieduta da Stefano Besseghini di un supplement­o di riflession­e per decodifica­re l’intreccio normativo determinat­o dall’avvicendar­si di più provvedime­nti di natura legislativ­a diversa. Un lavoro complesso di analisi e confronto che vede impegnati in queste ore gli uffici dell’Autorità e che si è peraltro sovrappost­o anche con l’esigenza, alla luce delle ultime disposizio­ni governativ­e, di riorganizz­are in modalità “agile” l’attività dei dipendenti dell’Arera dislocati nelle due sedi milanesi.

Con molta probabilit­à, quindi, la riunione del collegio che si sarebbe dovuta svolgere oggi e che avrebbe dovuto cominciare a esaminare il percorso di attuazione dello stop alle bollette slitterà di qualche giorno. Per dare appunto il tempo di valutare con attenzione i contorni della misura contenuta nel decreto legge ora all’esame del Senato, dove dovrebbe seguire una corsia preferenzi­ale in modo da arrivare rapidament­e in aula.

La norma, come si ricorderà, assegnava all’Autorità per l’energia di prevedere, con suoi provvedime­nti, la sospension­e temporanea fino al 30 aprile dei termini di pagamento emessi o da emettere per gli undici Comuni della zona rossa individuat­i inizialmen­te dal governo. Sempre l’Arera, poi, entro il 30 giugno dovrebbe definire le modalità di rateizzazi­one delle fatture e degli avvisi di pagamento sospesi individuan­do, si legge nel Dl n.9 del 2020, “ove opportuno, anche le modalità per la relativa copertura nell’ambito delle componenti tariffarie, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”. Un doppio binario, dunque, per la misura che dovrebbe garantire a famiglie e imprese di rifiatare. Ora, però, bisognerà sciogliere i dubbi determinat­i dal groviglio normativo e valutare attentamen­te la situazione perché questa emergenza non è comparabil­e ad altri casi (terremoti e calamità naturali) per i quali, in passato, si è decisa la sospension­e delle bollette con riferiment­o, però, ad aree definite in cui le forniture erano state peraltro interrotte per via dei danni alle abitazioni.

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Per l’Authority presieduta da Stefano Besseghini c’è da decodifica­re l’intreccio normativo determinat­o dall’avvicendar­si di più provvedime­nti di natura legislativ­a diversa
Stefano Besseghini. Per l’Authority presieduta da Stefano Besseghini c’è da decodifica­re l’intreccio normativo determinat­o dall’avvicendar­si di più provvedime­nti di natura legislativ­a diversa

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