Inutile lo stop a Piazza Affari: titoli quotati su più piattaforme
La Consob mantiene i nervi saldi e decide che al momento non sono necessarie misure aggiuntive per mantenere una regolare negoziazione dei titoli a Piazza Affari. La risposta alle richieste di sospendere le negoziazioni a Piazza Affari a seguito del calo del prezzo del petrolio e dell'inasprimento delle misure di contenimento del coronavirus era stata avanzate nel weekend da varie forze politiche. Una decisione del genere spetterebbe in ogni caso a Borsa Italiana, ma non sarà attuata e se lo fosse avrebbe ripercussioni pericoloso per i titoli delle società italiana. Ci sono azioni di importanti società e non solo quotate su altre piazze finanziarie (Stati Uniti per esempio e non solo) oppure su diverse piattaforme. Sospendere le negoziazioni solo a Milano significherebbe esporre quei titoli a un massacro in termini di vendite sulle piazze aperte esprimendo livelli di prezzo che poi si rifletterebbero sulla Borsa italiana una volte riaperte le negoziazioni. Detto questo, quello che sta accadendo in queste ore è che le Autorità che vigilano sui mercati nei vari paesi europei si stanno coordinando con l'Autorithy europea di riferimento, l'Esma. Una call in queste ore è in programma anche con la Consob. Il problema delle flessioni delle borse è un problema comune nell'Unione ed ormai per tutti originato dalle stesse ragioni. Per cui anche eventuali disposizioni per limitare, ad esempio, le vendite allo scoperto verrano valutate in coordinamento per evitare asimmetrie sui vari mercati. Ieri in una nota Consob ha spiegato che gli andamenti di questi giorni «non sono correggibili con decisioni restrittive di Borsa, soprattutto se queste avvenissero in modo indipendente dai paesi membri dell'Unione Europea che sono investiti dagli stessi problemi che colpiscono l'Italia». E ancora «l’adozione del divieto unilaterale di short selling è valutata, secondo il Regolamento europeo se la caduta dei corsi supera mediamente il 10% e in presenza degli altri presupposti». Ieri anche il ministero dell'Economia ha ribadito la fiducia nell'operato della Consob.