Tir regolari, ostacoli per i treni merci
Russo (Confetra): Toscana e Abruzzo impongono la quarantena ai macchinisti
Tratto urbano della A4, ore 13,15, tra l’entrata di Sesto San Giovanni e l’uscita di Milano viale Certosa. Otto chilometri di autostrada a nord di Milano tra le più intasate d’Europa e arteria fondamentale per garantire gli spostamenti di merci e persone lungo l’asse Est-Ovest del Paese. I Tir in circolazione su entrambe la careggiate, sia in direzione Torino sia in direzione Venezia, sono molto numerosi, segno che il trasporto merci è in piena attività. I timori che il nuovo decreto del governo conducesse al blocco dei trasporti e della logistica, che a sua volta avrebbe determinato il black out dell’Italia, sono stati superati: tutte le merci possono circolare liberamente in entrata, uscita e transito nell’intera Lombardia e nelle altre province di Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche interessate dalle misure contenute nell’ultimo Dpcm. Dice Thomas Baumgartner, presidente di Anita (le imprese di autotrasporto merci e logistica aderenti a Confindustria): «Le merci possono circolare liberamente non essendo portatrici del coronavirus. Ovviamente anche gli autisti, per le comprovate ragioni lavorative, non possono né devono subire restrizioni nella guida dei mezzi, mentre in fase di scarico/ carico delle merci devono adottare tutte le precauzioni che sono impartite alle persone fisiche».
Assolombarda, contattata dal Sole 24 Ore, fa sapere che le imprese associate non segnalano criticità riguardo al trasporto delle merci. Anche il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, assicura che la circolazione delle merci su strada procede in modo regolare, zone rosse comprese, nel rispetto dei decreti nazionali. Conftrasporto offre la propria collaborazione per distribuire, attraverso le sedi territoriali della Fai (la Federazione degli autotrasportatori italiani) le mascherine alle imprese che ne dovessero fare richiesta. «Qualora le istituzioni ritenessero di poterci fornire i dispositivi in questione, ci mettiamo a disposizione fin da ora per consentire agli autisti di ottemperare in sicurezza alle norme stabilite dal Dpcm», precisa Uggè. «A oggi gli autisti viaggiano indossando i dispositivi prescritti, dalle mascherine ai guanti monouso per la consegna della merce e della documentazione necessaria - spiega Uggè -. Ma le scorte, soprattutto per quanto riguarda le mascherine, sono quasi esaurite».
Ivano Russo, direttore generale di Confetra, segnala invece qualche ostacolo, nella giornata di ieri, sul fronte del trasporto merci ferroviario in alcune aree del Centro-Sud (in particolare nei terminal intermodali di Toscana e Abruzzo), a cause di ordinanze regionali che impongono la quarantena ai macchinisti che rientrano dalle zone a rischio del Nord. «Ci auguriamo - dice Russo al telefono con Il Sole 24 Ore che presto queste difficoltà siano superate». Un problema che merita una ulteriore riflessione riguarda la consegna delle merci. «Chiediamo - prosegue Russo - a ministero del Lavoro e ministero dei Trasporti di varare un dispositivo unitario per disciplinare la fase delicata della consegna. Oggi le imprese dell’autotrasporto cercano di evitare ogni tipo di contatto tra l’autista e il ricevente della merce. Sarebbe utile avere delle linee guida da parte del governo». Un problema molto sentito anche dai corrieri espressi (Dhl, FedEx e così via). In linea generale al momento gli autisti non possano scendere dai mezzi e devono essere muniti di dispositivi medici di protezione e prevenzione quali mascherine, guanti monouso ecc. Se il carico/scarico richiede la discesa dal mezzo deve essere mantenuta la distanza di sicurezza (1 metro).
Sul versante dei trasporti internazionali si sta profilando una situazione difficile con pesanti ricadute sul settore dell’export, che rischia la paralisi. Al Brennero, il Governo austriaco ha deciso di effettuare controlli a campione sugli autisti e si prevedono possibili lunghe attese e incolonnamenti al confine, in uscita dall’Italia. «Sarebbe utile - conclude Anita - che, almeno in questa situazione di emergenza, il Tirolo rinunciasse a tutte le misure contro il traffico di transito per permettere ai vettori italiani di portare le merci destinate al mercato del Nord Europa, senza ulteriori impedimenti».