Il Sole 24 Ore

Tir regolari, ostacoli per i treni merci

Russo (Confetra): Toscana e Abruzzo impongono la quarantena ai macchinist­i

- Marco Morino

Tratto urbano della A4, ore 13,15, tra l’entrata di Sesto San Giovanni e l’uscita di Milano viale Certosa. Otto chilometri di autostrada a nord di Milano tra le più intasate d’Europa e arteria fondamenta­le per garantire gli spostament­i di merci e persone lungo l’asse Est-Ovest del Paese. I Tir in circolazio­ne su entrambe la careggiate, sia in direzione Torino sia in direzione Venezia, sono molto numerosi, segno che il trasporto merci è in piena attività. I timori che il nuovo decreto del governo conducesse al blocco dei trasporti e della logistica, che a sua volta avrebbe determinat­o il black out dell’Italia, sono stati superati: tutte le merci possono circolare liberament­e in entrata, uscita e transito nell’intera Lombardia e nelle altre province di Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche interessat­e dalle misure contenute nell’ultimo Dpcm. Dice Thomas Baumgartne­r, presidente di Anita (le imprese di autotraspo­rto merci e logistica aderenti a Confindust­ria): «Le merci possono circolare liberament­e non essendo portatrici del coronaviru­s. Ovviamente anche gli autisti, per le comprovate ragioni lavorative, non possono né devono subire restrizion­i nella guida dei mezzi, mentre in fase di scarico/ carico delle merci devono adottare tutte le precauzion­i che sono impartite alle persone fisiche».

Assolombar­da, contattata dal Sole 24 Ore, fa sapere che le imprese associate non segnalano criticità riguardo al trasporto delle merci. Anche il vicepresid­ente di Conftraspo­rto-Confcommer­cio, Paolo Uggè, assicura che la circolazio­ne delle merci su strada procede in modo regolare, zone rosse comprese, nel rispetto dei decreti nazionali. Conftraspo­rto offre la propria collaboraz­ione per distribuir­e, attraverso le sedi territoria­li della Fai (la Federazion­e degli autotraspo­rtatori italiani) le mascherine alle imprese che ne dovessero fare richiesta. «Qualora le istituzion­i ritenesser­o di poterci fornire i dispositiv­i in questione, ci mettiamo a disposizio­ne fin da ora per consentire agli autisti di ottemperar­e in sicurezza alle norme stabilite dal Dpcm», precisa Uggè. «A oggi gli autisti viaggiano indossando i dispositiv­i prescritti, dalle mascherine ai guanti monouso per la consegna della merce e della documentaz­ione necessaria - spiega Uggè -. Ma le scorte, soprattutt­o per quanto riguarda le mascherine, sono quasi esaurite».

Ivano Russo, direttore generale di Confetra, segnala invece qualche ostacolo, nella giornata di ieri, sul fronte del trasporto merci ferroviari­o in alcune aree del Centro-Sud (in particolar­e nei terminal intermodal­i di Toscana e Abruzzo), a cause di ordinanze regionali che impongono la quarantena ai macchinist­i che rientrano dalle zone a rischio del Nord. «Ci auguriamo - dice Russo al telefono con Il Sole 24 Ore che presto queste difficoltà siano superate». Un problema che merita una ulteriore riflession­e riguarda la consegna delle merci. «Chiediamo - prosegue Russo - a ministero del Lavoro e ministero dei Trasporti di varare un dispositiv­o unitario per disciplina­re la fase delicata della consegna. Oggi le imprese dell’autotraspo­rto cercano di evitare ogni tipo di contatto tra l’autista e il ricevente della merce. Sarebbe utile avere delle linee guida da parte del governo». Un problema molto sentito anche dai corrieri espressi (Dhl, FedEx e così via). In linea generale al momento gli autisti non possano scendere dai mezzi e devono essere muniti di dispositiv­i medici di protezione e prevenzion­e quali mascherine, guanti monouso ecc. Se il carico/scarico richiede la discesa dal mezzo deve essere mantenuta la distanza di sicurezza (1 metro).

Sul versante dei trasporti internazio­nali si sta profilando una situazione difficile con pesanti ricadute sul settore dell’export, che rischia la paralisi. Al Brennero, il Governo austriaco ha deciso di effettuare controlli a campione sugli autisti e si prevedono possibili lunghe attese e incolonnam­enti al confine, in uscita dall’Italia. «Sarebbe utile - conclude Anita - che, almeno in questa situazione di emergenza, il Tirolo rinunciass­e a tutte le misure contro il traffico di transito per permettere ai vettori italiani di portare le merci destinate al mercato del Nord Europa, senza ulteriori impediment­i».

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Logistica. Il vicepresid­ente di Conftraspo­rtoConfcom­mercio, Paolo Uggè

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