Energica raddoppia la capacità: gli ordini oltre i livelli del 2019
La società modenese conferma gli obiettivi 2020 e si prepara al mercato Mta
Il titolo in Borsa, in pieno shock Coronavirus, non fotografa l’andamento del business, ma Energica Motor guarda oltre e da ieri ha annunciato di aver incrementato la turnazione per rispondere all’aumento degli ordini, che hanno raggiunto a fine febbraio il 100% del totale 2019. «Come anticipato il mese scorso, abbiamo deciso di aumentare la nostra capacità produttiva per poter soddisfare le richieste dei clienti e accorciare i tempi di consegna», commenta Livia Cevolini, ad dell’azienda modenese specializzata in moto elettriche. Aggiungendo: «Si è reso necessario intervenire sui turni di lavoro raddoppiando quelli attuali. Con questo piano verranno aggiunti, nel rispetto del decreto dell’8 marzo, due turni giornalieri, diventando quindi tre in parziale sovrapposizione e consentendo a Energica Motor un incremento produttivo di almeno il 50%, fino al 100% nell’arco di un mese».
Una mossa in controtendenza rispetto a quanto stanno facendo altre aziende colpite da una domanda in calo. La società, che ha chiuso il 2019 con ordini per 2,3 milioni, conferma invece anche le stime per l’intero esercizio: «Confermiamo il trend rispetto ai dati dichiarati lo scorso 16 gennaio e registrando un’ulteriore crescita del portafoglio ordini 2020. Prevediamo di confermare gli obiettivi di fatturato 2020 del piano industriale che si stimano pari a circa 6,5 milioni. Stimiamo inoltre di raggiungere nel 2022 un fatturato superiore a 20 milioni con un Ebitda del 7%, non ancora a regime» spiega Cevolini.
A Piazza Affari ieri il titolo quotato all’Aim ha seguito l’andamento del mercato, salvo poi affrancarsene almeno in parte: intorno alle 17 perdeva circa il 5,5% a quota 1,8 euro. «Prima dell’emergenza Covid-19 scontavamo le caratteristiche del segmento Aim, poco liquido e poco interessante, con pochi investitori. Oggi la caduta di tutta la Borsa ci penalizza ancora di più ovviamente» commenta l’ad. «Coronavirus a parte, la nostra scommessa è quella di riuscire a cambiare mercato, cosa per altro molto interessante per molti investitori, anche americani, che si sono detti interessati a partecipare una volta impostata l’operazione. Questo richiederà tempo e una strategia ben definita, ma ci stiamo lavorando. Per quanto riguarda questo momento storico ovviamente noi ci possiamo fare molto poco». Valutare ora l’impatto che l’epidemia in corso potrà avere sui conti resta complesso, così Cevolini si limita ad osservare: «Abbiamo ricevuto molti messaggi solidali dai nostri concessionari e clienti, questo è sicuramente un momento difficile che stiamo affrontando nell'ottemperanza delle disposizioni ufficiali e con grande senso di responsabilità e calma. La nostra produzione sta andando avanti seguendo le regole vigenti imposte dagli ultimi provvedimenti». E in questa direzione va anche la decisione di confrontarsi con i dipendenti per trovare soluzioni di smart working per quanti hanno una mansione che lo permetta: «Ove possibile ci stiamo organizzando per applicare lo smart working, in modo anche da rendere più facile la vita lavorativa, con spazi più ampi e quindi più sicuri per chi invece deve essere presente in azienda, o viaggiare, per portare avanti la propria professione».