Il Sole 24 Ore

«Solo uniti ce la faremo, ora sbloccare gli investimen­ti»

«Smobilizza­re subito il risparmio privato sì all’ecobonus al 100%»

- Emilia Patta

«Ce la faremo se saremo uniti e se ognuno di noi darà il suo contributo. Questa emergenza ci ha fatto scoprire tutti più fragili, ma servirà anche a farci capire che siamo tutti dipendenti gli uni dagli altri. Insieme possiamo costruire un’Italia più forte e ritrovare lo spirito della comunità». Il presidente dei deputati del Pd Graziano Delrio è in queste ore nelle sua Reggio Emilia ed oggi non parteciper­à al voto sullo scostament­o del deficit: le Camere saranno a ranghi ridotti e gli eletti dalle zone del Nord sottoposte per prime alle restrizion­i delle zone rosse e arancioni resteranno a casa. Da medico, Delrio è in contatto e ringrazia molti colleghi che lanciano il grido d’allarme sul possibile collasso delle strutture sanitarie. «Sono fondamenta­li i comportame­nti individual­i, serve responsabi­lità da parte di tutti. Non possiamo mettere un poliziotto a controllar­e ogni famiglia», è il suo appello.

A proposito di Camere dimezzate, presidente Delrio, in Parlamento state valutando la possibilit­à di votazioni a distanza?

Ne abbiamo discusso a lungo con il presidente della Camera Roberto Fico. Ma il voto a distanza in Parlamento è molto complicato, ci sono ostacoli di compatibil­ità costituzio­nale difficili da superare. Per ora andiamo avanti così: con presenze limitate ai rappresent­anti delle zone dove i contagi sono minori.

C’è l’emergenza sanitaria da superare subito, e c’è l’emergenza economica che si farà sentire per mesi…

Il Governo si sta muovendo su tre direttive fondamenta­li: una moratoria su mutui e prestiti per le aziende, moratoria che va estesa anche alle famiglie con la possibilit­à di sospendere il pagamento del mutuo per la prima casa per 18 mesi; indennizzi ai settori più duramente colpiti; ammortizza­tori sociali con l’estensione della cassa integrazio­ne in deroga. Ammortizza­tori come la cassa in deroga e indennizzi vanno estesi anche ai profession­isti, dagli artigiani ai commercian­ti , anch’essi in estrema difficoltà, oltre che a più lavoratori possibili. Non dobbiamo lasciare solo nessuno. Occorre poi accelerare gli investimen­ti pubblici e smobilizza­re il più possibile il risparmio privato, anche con misure come l’aumento dell’ecobonus al 100%. Chi vuole mettere in sicurezza la sua casa dal punto di vista energetico e sismico lo deve poter fare alle migliori condizioni: questo è il momento.

Un commissari­o per ogni opera pubblica, come chiede qualcuno? Non c’è bisogno di nominare decine di commissari, né di evitare le gare. Le regole sugli appalti stanno funzionand­o. Invece occorre intanto sbloccare i progetti già pronti e agire ancora sulla semplifica­zione burocratic­a.

Basteranno i circa 10 miliardi di scostament­o del deficit a cui sta pensando il Governo? È necessario molto di più, non c’è dubbio. La Ue ha già riconosciu­to che si tratta di spese straordina­rie. Si deve usare tutto quanto è necessario non un euro di meno. “Whatever it takes”. Non si tratta di contrattar­e un miliardo in più o in meno. Ma intanto bisogna varare subito le misure più urgenti per mettere in sicurezza il sistema ed evitare il peggio.

Questa emergenza ha già rilevato alcune problemati­che di fondo: le risorse umane che mancano nella sanità, innanzitut­to, ma anche il rischio speculazio­ne sui mercati. Sarebbe stato utile chiudere la Borsa?

La chiusura si decide in casi specialiss­imi. Il problema è un altro: occorre più vigilanza sui mercati finanziari. È una crisi di portata mondiale e va affrontata di conseguenz­a, mettendo il bavaglio alla finanza speculativ­a che danneggia l’economia reale. Quanto alle risorse umane, questa emergenza ci deve indurre vieppiù a tornare a investire sul capitale umano: nella sanità, nella ricerca, nell’università e nella scuola. Stiamo pagando ora il prezzo della crisi 2008-2013, va invertita la tendenza.

Il voto di tutte le forze politiche in favore dello scostament­o e, probabilme­nte, anche sulla misure per l’economia inaugura una sorta di unità nazionale di fatto. Il Governo così com’è potrà affrontare i difficili mesi che ci aspettano?

Il senso di responsabi­lità che sta dimostrand­o l’opposizion­e di centrodest­ra va salutato con favore. Così come va salutato con favore l’atteggiame­nto di ascolto e collaboraz­ione da parte del premier e della maggioranz­a nei confronti dell’opposizion­e e delle sue proposte.

Tra le decisioni che forse andranno prese ci potrebbe essere anche lo slittament­o all’autunno delle elezioni amministra­tive di primavera…

Questo è il momento di concentrar­si per superare l’emergenza sanitaria. Una volta superato il picco ragionerem­o, nulla è escluso. Ma certo occorre procedere, anche in questo caso, in accordo totale con l’opposizion­e di centrodest­ra. È il momento della collaboraz­ione e dell’unità.

«Voto a distanza in Parlamento? È a rischio incostituz­ionalità. Possibili amministra­tive in ottobre, ma con l’ok dell’opposizion­e»

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