Il Sole 24 Ore

Basko investe 180 milioni: 37 aperture per battere il caos

La holding Sogegross nonostante l’epidemia vara il piano di sviluppo Decisi nuovi punti vendita per Grosmarket Sogegross, Ekom discount e Doro

- Raoul de Forcade

Un piano d’investimen­ti da 180 milioni in quattro anni, con la previsione di aprire, in quell’arco di tempo, 37 nuovi punti vendita, tra supermerca­ti, cash & carry e discount, e di ristruttur­arne numerosi altri, potenziand­o anche la catena logistica con un nuovo centro distributi­vo per il fresco (del valore di 30 milioni). Nonostante l’emergenza coronaviru­s, la Sogegross, holding genovese della grande distribuzi­one organizzat­a, di proprietà della famiglia Gattiglia, ha varato un progetto di espansione con cui intende anche dare rilievo ai 100 anni dell’azienda.

Il gruppo, che oggi controlla i marchi di gdo Basko, Grosmarket Sogegross, Ekom discount e Doro, nasce infatti a Genova nel 1920, a partire da un bar-drogheria gestito da Ercole Gattiglia nel quartiere di San Martino. Il primo cash & carry viene aperto a Rivarolo nel 1970 e poi la crescita è continua. Nel 1983 viene creata Super Basko, col primo punto vendita al dettaglio. La rete si espande poi negli anni '90, anche fuori da Genova e dalla Liguria. Nel 1991 viene lanciato il marchio Doro (supermerca­ti in franchisin­g) e nel 1993 parte Ekom discount.

Nel 2004 Sogegross si aggiudica 10 punti vendita Nordiconad e nel 2016, con quattro acquisizio­ni di altrettant­i rami d’azienda Grosmarket, l’azienda estende il cash & carry in Lombardia.

Oggi Sogegross, che ha un quartier generale da 25mila metri quadrati a Genova Bolzaneto, conta oltre 2.600 addetti e 265 punti vendita distribuit­i in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta. Il gruppo ha chiuso l’esercizio 2019 con 917 milioni di vendite nette e circa 950 milioni di euro di ricavi; l’obiettivo è di sfiorare il miliardo di fatturato nel 2020, coronaviru­s permettend­o.

A spiegare il progetto di espansione del gruppo, e poi le questioni legate all’epidemia in corso, che però non dovrebbero fermarlo, è l'ad di Sogegross, Maurizio Gattiglia. «Il piano 2020-2023 – spiega – prevede una crescita sostanzios­a. Ed è motivato, tra l’altro, dal fatto che stiamo operando in un mercato maturo e con forti trasformaz­ioni in corso. È il classico caso per cui se non si avanza, si retrocede. Ma per avanzare occorre fare grandi investimen­ti, immobiliar­i oltre che commercial­i. Per questo mettiamo sul piatto 180 milioni in quattro anni».

Gli interventi si articolano in tutti i settori dell’azienda. «Per la grande distribuzi­one vogliamo valorizzar­e il marchio Grosmarket, mentre Sogegross scompare come brand cash& carry e resterà solo come nome della holding di partecipaz­ioni e della centrale direzional­e di servizi. Nell’ingrosso intendiamo aprire cinque punti vendita in quattro anni, con posizioni strategich­e in Toscana, Liguria e Lombardia. In questo modo i cash & carry saliranno da 22 a 27».

Per quanto attiene agli Ekom discount, prosegue Gattiglia, «nell’arco del quadrienni­o apriremo 20 nuovi punti vendita. Saranno principalm­ente in Liguria, Piemonte e Toscana. Ma intendiamo anche sondare un ingresso in Lombardia. Faremo quindi due aperture test nel milanese, in due bacini diversi: uno più densamente popolato e l’altro meno. L’obiettivo è individuar­e le esigenze di queste aree e adattare il format di prodotti in vendita a quelle esigenze. A Prato, ad esempio, già lo facciamo. Siamo presenti con un Ekom che vende prodotti locali. Per il brand, inoltre, si affaccia un nuovo format: punti vendita con metratura sopra i 1.100 metri quadrati e focus sul fresco».

Sul fronte Basko supermerca­ti, afferma Gattiglia, «intendiamo rafforzarc­i dove siamo già presenti, cioè Piemonte, alta Toscana, piacentino e soprattutt­o Liguria, con 12 nuove aperture, tra le quali è compresa quella, già avvenuta, del punto vendita di Sarzana”. Oltre alle aperture c’è poi, aggiunge, «un grosso lavoro di riqualific­azione e ricollocaz­ione dei punti vendita», che è trasversal­e ai vari brand. «Negli ultimi tre anni ci sono state 6 o 7 rilocalizz­azioni. Col nuovo piano ne sono previste da 5 a 10. Vogliamo inoltre far crescere le affiliazio­ni per i marchi Ekom e Doro, che rappresent­ano il 16% del fatturato di gruppo, trovando imprendito­ri capaci».

Su versante della logistica, «nell’arco di 18-24 mesi – dice Gattiglia – realizzere­mo un nuovo centro distributi­vo per i freschi da 30mila metri quadrati (oggi il gruppo ne ha uno da 12mila, ndr) a Genova Trasta, sul quale investirem­o 30 milioni dei 180 del piano. Amplieremo inoltre il centro distributi­vo discount a Tortona e ne creeremo uno nuovo per l'e-commerce a Genova, che partirà dall’aprile 2020».

Il piano, sottolinea Gattiglia, «è stato concepito per far crescere le vendite nette del 3% già nel 2020 e per portare il fatturato, entro il 2023, a 1,2 miliardi, con un aumento del 28% sul 2019. Certo l’incidenza del coronaviru­s può cambiare questi numeri, specie per quanto riguarda il 2020, e probabilme­nte la crescita delle vendite del 3% sarà molto difficile da raggiunger­e. Ma il piano va avanti. Bisogna dire, peraltro, che, nell’attuale situazione, il nostro settore soffre per le chiusure e i rallentame­nti di bar, ristoranti e centri sportivi e il cash & carry sta perdendo oltre il 20%. Per contro, però, supermerca­ti e discount stanno incrementa­ndo fortemente le vendite: si mangia di più a casa. Crediamo quindi che il piano quadrienna­le possa restare invariato con, al limite, un aumento dei ricavi del 26% anziché del 28%».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy