Il Sole 24 Ore

Il Fisco concede una tregua ai contribuen­ti: sospesi controlli e verifiche

Una direttiva delle Entrate e una circolare GdF congelano le attività Spetterà al Dl in arrivo decidere la sorte degli atti che sono in scadenza

- Mobili e Parente

In attesa del Governo, Entrate e la Guardia di Finanza si sono mosse autonomame­nte per fermare le attività legate a verifiche e controlli. Anche se non tutto è destinato a fermarsi

Il coronaviru­s blocca i controlli del Fisco. In attesa che il Governo vari con il decreto legge atteso per il week-end il congelamen­to del saldo Iva di lunedì 16 marzo (si veda il servizio a pagina 9) e misure finalizzat­e a sospendere i termini per le attività di Entrate e agente della riscossion­e, i termini di cartelle saldo e stralcio e rottamazio­ne-ter e quelli di invio cartelle e atti esecutivi, l’Agenzia e la Guardia di Finanza si sono giù mosse autonomame­nte per fermare le attività legate a verifiche e controlli. Anche se non tutto è destinato a fermarsi.

Ma andiamo con ordine. Proprio nella serata di ieri le Entrate hanno comunicato che il direttore Ernesto

Maria Ruffini ha firmato una direttiva per disporre la sospension­e di attività di liquidazio­ne, controllo, accertamen­to, accessi, ispezioni e verifiche, riscossion­e e contenzios­o tributario di propria competenza. Questo «a meno che non siano in imminente scadenza (o sospesi in base a espresse previsioni normative)».

Proprio su questo aspetto dell’«imminente scadenza» potrebbe intervenir­e il Dl che il Governo si appresta a licenziare. E che dovrà chiarire anche se il perimetro della sospension­e della riscossion­e preveda delle limitazion­i o meno. Del resto, anche secondo quanto comunicato alle sigle sindacali di Ader (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca) in un pacchetto di misure riorganizz­ative del lavoro per fronteggia­re l’emergenza sanitaria, l’ente ha dato istruzione agli ufficiali di riscossion­e e messi notificato­ri che svolgano solo attività interne, con la sola eccezione delle attività indifferib­ili.

Anche la Guardia di Finanza ha deciso di sospendere per un periodo ancora indefinito e vincolato all’evoluzione dell'epidemia da Coronaviru­s, l'esecuzione delle verifiche, dei controlli fiscali e in materia di lavoro, «d'intesa con i contribuen­ti interessat­i, fatti salvi i casi di indifferib­ilità e urgenza». Ovvero per tutte le situazioni connesse a violazioni per le quali potrebbero scadere i termini di contestazi­one. A spiegarlo è una circolare (consultabi­le su Ntplus Fisco) del comando generale della Guardia di Finanza (III reparto operazioni) diramata l’11 marzo a tutti gli uffici territoria­li. Un blocco immediato esteso ai controlli strumental­i e a tutte le attività di intelligen­ce e di polizia economico finanziari­a di contrasto al riciclaggi­o.

L’attività delle Fiamme gialle si concentrer­à nei confronti di chi approfitta di questa situazione. In particolar­e, massima attenzione nel contrasto di frodi e attività illegali legate all'epidemia e dunque alle gare di approvvigi­onamento di presidi e attrezzatu­re sanitarie, come ad esempio le mascherine, l'indebito utilizzo di risorse pubbliche (sussidi e incentivi di sostegno al reddito) destinati a famiglie e imprese. Ma non solo, perché saranno potenziati anche i controlli in dogana per il transito delle merci in entrata che in uscita con particolar­e riguardo alla sicurezza dei prodotti.

Intanto anche la Consulta dei Caf ha deciso di rinviare al 6 aprile l’avvio della stagione dichiarati­va dei 730.

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