Il Sole 24 Ore

Per autonomi e profession­isti sospension­e selettiva di Irpef e Iva

Per i servizi tetto ai ricavi a 400mila euro, a 700mila per la vendita di beni

- Dominelli, Mobili

Stop a Iva, Irpef e contributi per imprese e profession­isti. Il decreto in arrivo prevede aiuti fiscali basati su tre diverse corsie: sostegno senza tetti alle filiere più colpite (ma l’Iva resta), tetto fino a 400mila euro per i servizi, e a 700mila per artigiani e commercian­ti. Tra le novità in arrivo sul piano fiscale, inoltre, anche la possibile riduzione delle sanzioni per eventuali errori di calcolo degli acconti d’imposta con il metodo previsiona­le.

Il decreto in arrivo.

Sospension­e a tre corsie per ritenute, contributi e Iva. Stop alle attività delle Entrate e di quella dell’agente pubblico della riscossion­e. Blocco dei termini di pagamento legati a cartelle, al saldo e stralcio, alla rottamazio­ne-ter e agli atti esecutivi del Fisco(si veda il servizio a pagina 23). Non solo. Tra le novità in arrivo sul piano fiscale, inoltre, anche la possibile riduzione delle sanzioni per eventuali errori di calcolo degli acconti d’imposta con il metodo previsiona­le per tenere già conto del calo del fatturato prodotto dall’emergenza sanitaria. Intervento mirato anche sulle società di comodo come chiesto da Confindust­ria e Consiglio nazionale dei commercial­isti: la riduzione del 50% delle percentual­i di determinaz­ione dei ricavi minimi e del reddito minimo, ovvero dei due parametri che determinan­o le maggiorazi­oni Ires per queste società fittizie. Sono alcune delle novità in arrivo con il nuovo decreto legge annunciato per il fine settimana e con cui il Governo stanzia 12 miliardi per far fronte all’emergenza sanitaria e per sostenere famiglie, imprese e lavoratori (si veda il servizio in pagina). Sia le misure che i conti devono essere ancora definiti nei dettagli, visto che il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha dovuto effettuare un’azione di contenimen­to rispetto a richieste che toccano quota 15-16 miliardi. L’impegno con Bruxelles preso al momento del via libera allo sforamento del deficit è stato quello di restare, almeno in questa prima fase dell’emergenza, nel limite dei 12 miliardi.

La sospension­e dei pagamenti

Dopo una maratona di oltre 20 ore i tecnici del Mef sarebbero giunti forse a una possibile soluzione su come sospendere i versamenti di lunedì prossimo per imprese, autonomi e profession­isti chiamati a pagare l’Iva annuale, le ritenute Irpef e i contributi. Un conto salato per i contribuen­ti ma che diventereb­be altrettant­o salato per le casse dello Stato se, per far fronte all’emergenza sanitaria,si volesse sospendere a tutti i contribuen­ti l’appuntamen­to alla cassa di lunedì. Per le sole ritenute Irpef di dipendenti privati, pubblici e autonomi lo Stato lo scorso anno ha incassato nel mese di marzo 12,5 miliardi, a cui si sono aggiunti i 10 miliardi incassati con i versamenti annuali Iva dei contribuen­ti mensili (i trimestral­i versano a maggio). Un totale di 22,5 miliardi di mancata cassa in caso di sospension­e generalizz­ata difficilme­nte gestibile in questa delicata fase, dove l’emergenza sanitaria ormai va a braccetto con quella economica. Senza contare poi che alla sospension­e dei tributi va necessaria­mente concessa la sospension­e dei contributi. Di qui l’ipotesi, ancora da confermare con le stime della Ragioneria, di una sospension­e selettiva dei pagamenti fiscali, almeno dei più onerosi. Un rinvio solo delle ritenute e dei contributi per le imprese delle filiere più colpite, come turismo, fiere, trasporti, sport, cultura e spettacolo. Mentre per gli autonomi si punta alla sospension­e di ritenute, contributi e Iva per quelli con fatturati fino a 400mila euro in caso di prestazion­i di servizi (soscietà e profession­isti) e le partite Iva con ricavi inferiori a 700mila euro per la cessione di beni e dunque per commercian­ti,artigiani e piccole imprese.

Morosi: distacchi rinviati

Una boccata d’ossigeno per famiglie e piccole imprese arriva intanto dall’Autorità per l’energia, le reti e l'ambiente (Arera) che ha deciso di bloccare i distacchi per morosità per elettricit­à, gas e acqua, rimandati dal 10 marzo al 3 aprile. Viene inoltre costituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, fino a 1 miliardo, per ulteriori interventi a favore dei consumator­i. Iniziative analoghe sono poi giunte dalle aziende. A fare da apripista è stata Italgas che, già da domenica, ha comunicato di aver sospeso i distacchi chiesti dalle società di vendita. E ieri anche Acea e Iren hanno deciso la stessa mossa per i territori serviti e rinviato il pagamento delle fatture per i clienti in difficoltà economiche. Snam, invece, stanziato 20 milioni di euro per il sistema sanitario e il terzo settore impegnati nell’emergenza. La donazione si aggiunge ad altre già arrivate nei giorni scorsi, mentre il governo valuta possibili deduzioni fiscali su questo fronte nel nuovo decreto allo studio, nonché una rimodulazi­one degli oneri di sistema sulle bollette.

Allo studio la riduzione delle sanzioni per eventuali errori di calcolo degli acconti di imposta

L’Autorità per l’energia ha deciso lo stop dei distacchi per le bollette dei clienti morosi

Per i genitori lavoratori alle prese con la chiusura delle scuole, congedi di 12 giorni o voucher baby sitting

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